Matteo Ricci nasce a Macerata il 6 ottobre 1552, molto giovane intraprende la vita religiosa entrando a fa parte della Compagnia di Gesù, riceverà presso il Collegio dei Gesuiti la sua formazione culturale e desideroso di andare in missione, viene accontentato con l’ordine di raggiungere la Cina.Qui vi arrivò dopo molti anni di preparazione, anni trascorsi in diverse Città d’Oriente, durante i quali divenne anche sacerdote; la Cina, infatti, era un territorio molto ostile e impenetrabile dagli stranieri. Dopo vari tentativi, padre Matteo riuscì ad essere accolto nella terra cinese solamente nel 1583, fondando a distanza di tempo diverse comunità, l’ultima a Pechino nel 1601.

Grazie ai suoi studi e alle sue conoscenze di fisica, geografia, astronomia, matematica e musica fu accolto con grande benevolenza dai dotti, dai mandarini e dallo stesso imperatore. Gli anni di attesa infatti li trascorse nello studio e nell’approfondimento delle scienze ma soprattutto fu la sua testimonianza di vita a raccogliere consenso da tutto l’Impero cinese, era convinto infatti che la fede andava diffusa prima che con la parola, con la santità della vita. Era un uomo carico di umanità, dai tratti gentili e fraterni, come sanno essere i santi. Dopo quasi trent’anni di fecondo apostolato morì santamente a Pechino l’11 maggio del 1610. La causa di beatificazione è ancora in corso.

Di Maria Catena

Docente di Liturgia, scrive per Theofilos, la rivista della Scuola Teologica di Base “San Luca Evangelista” dell’Arcidiocesi di Palermo.

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