Primo vescovo di Como, san Felice visse nel IV secolo dopo Cristo. Consacrato da sant’Ambrogio il primo novembre del 386, venne inviato nel Comasco con l’obiettivo di evangelizzare il territorio nei dintorni di Milano ed è proprio in una lettera del vescovo ambrosiano che si trova il primo riferimento a Felice. Dal testo si evince che Felice era un annunciatore instancabile del Vangelo, ma bisognoso di collaboratori.

In realtà della vita del santo di Como si sa ben poco, anche se la tesi più accreditata è che fosse un nobile del luogo, e la tradizione lo vuole fondatore della prima chiesa cristiana della città al posto di un antico tempio pagano; qui sarebbero state conservate le sue ossa per molto tempo, prima della collocazione attuale nella chiesa di santa Brigida. Ambrogio lo inviò anche a consacrare la Basilica dei Santi Apostoli a Lodi, edificata da san Bassiano, a dimostrazione di un saldo rapporto fra i due vescovi. Sull’esempio di Ambrogio, Felice formò alcuni diaconi e si dedicò all’evangelizzazione dell’intero territorio, senza trascurare le campagne.

Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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