La data del 7 luglio è costellata da numerose memorie di santi e sante, tra questi la Chiesa celebra le meraviglie che Dio ha realizzato nella vita di Benedetto XI, per l’anagrafe Niccolò Boccasini. Nato a Treviso nel 1240 da una famiglia molto umile, la mamma infatti si occupava delle faccende domestiche presso il convento dei domenicani presenti a Treviso, entrò giovanissimo proprio tra questi ultimi e indossato l’abito religioso, si recò a Milano per completare i suoi studi. Potremmo sintetizzare la vita di Benedetto XI con la beatitudine proclamata da Gesù: «Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5, 9), infatti durante tutto il suo ministero e il suo breve pontificato (22 ottobre 1303 – 7 luglio 1304), Niccolò si dedicò con particolare cura a ricucire i rapporti incrinati tra il papato, mentre era lui stesso Papa, e il re di Francia; tra il re d’Inghilterra, Edoardo I, e il re di Francia, Filippo il Bello. Uomo dal carattere mite, umile e con la purezza che lo caratterizzava, Benedetto XI, che sentiva fortemente la sua comunione col Papa Bonifacio VIII, fedele obbedienza al ministero apostolico e richiamo anche per noi oggi, fu prima eletto superiore provinciale dell’Ordine domenicano della Lombardia, poi ne divenne il Generale, quindi fu creato Cardinale e infine, testimone del famoso schiaffo che l’emissario del re Filippo, Guglielmo di Nogaret, diede a Papa Bonifacio VIII, gli succedette alla morte. Morto Bonifacio VIII, i cardinali, il 22 ottobre 1303 lo elessero Papa sperando da lui, attese non deluse, che ricucisse i difficili rapporti con il Re. Proprio a causa della sua autentica testimonianza cristiana fu odiato e perseguitato al punto che venne ucciso con del veleno inserito in alcuni fichi freschi che ingerì. Tra gli atti del suo breve pontificato ricordiamo in particolare il decreto che obbliga ogni cristiano di confessarsi almeno una volta all’anno, indicazione essenziale per non staccarsi totalmente dalla Misericordia divina.

Di Maria Catena

Docente di Liturgia, scrive per Theofilos, la rivista della Scuola Teologica di Base “San Luca Evangelista” dell’Arcidiocesi di Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *