È la prima religiosa che entrerà nel monastero delle Carmelitane Scalze di S. Giuseppe (nella città spagnola di Avila), fondato dalla grande riformatrice del Carmelo, Teresa d’Avila. Anna di S. Bartolomeo diventò l’assistente e la compagna di viaggio di S. Teresa, che la descrisse come una grande serva di Dio. Anna – che su indicazione di Teresa imparò, quasi prodigiosamente, a scrivere – nelle preghiere personali giudicava se stessa incompetente, paragonandosi ad un debole filo di paglia, e ricevendone interiormente la seguente risposta: «È con la paglia che accendo il mio fuoco»!Anna di S. Bartolomeo, il 4 ottobre 1582 ad Alba de Tormes, vide morire tra le sue braccia la grande Riformatrice del Carmelo. Anna proseguì il cammino della riforma operato da Teresa, morì nel 1626, e la sua fama di santità era a tal punto grande che si parlò di ventimila persone giunte al suo capezzale per vedere il suo corpo, posando su di esso corone di Rosario e oggetti religiosi.Il 6 maggio 1917, Anna di S. Bartolomeo fu proclamata beata da Papa Benedetto XV.

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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