Nato a Nisibi, città della Mesopotamia, nel 306, Efrem il Siro è considerato un grande maestro, poeta e difensore della fede. “Arpa dello Spirito Santo” fu l’appellativo attribuitogli dai siriaci cattolici e ortodossi. Papa Benedetto XVI durante l’Udienza Generale del 28 novembre 2007 ricordò la figura di Efrem, Diacono e Dottore della Chiesa, «ancora pienamente attuale per la vita delle varie Chiese cristiane. Lo scopriamo in primo luogo come teologo, che a partire dalla Sacra Scrittura riflette poeticamente sul mistero della redenzione dell’uomo operata da Cristo, Verbo di Dio incarnato. La sua è una riflessione teologica espressa con immagini e simboli presi dalla natura, dalla vita quotidiana e dalla Bibbia». Per Efrem – prosegue Papa Ratzinger – «è rilevante il ruolo della donna. Il modo in cui egli ne parla è sempre ispirato a sensibilità e rispetto: la dimora di Gesù nel seno di Maria ha innalzato grandemente la dignità della donna. Per Efrem, come non c’è redenzione senza Gesù, così non c’è incarnazione senza Maria».Tra vita ascetica e insegnamento, Efrem trascorse gli ultimi anni della sua vita ad Edessa, dove morì il 9 giugno del 373. Fu dichiarato Dottore della Chiesa nel 1920 da Benedetto XV.

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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