Nonostante i nomi di Simone e Giuda Taddeo compaiano tra gli ultimi nella lista dei Dodici, la loro vita donata a Cristo è stata esemplare. Simone, detto Zelota o Cananeo per distinguerlo da Simon Pietro, secondo la Tradizione, ha subito un martirio doloroso e cruento, si racconta che sia stato tagliato a pezzi con una sega. A causa di questo martirio è patrono dei boscaioli e taglialegna.Di Giuda, detto Taddeo che in aramaico significa magnanimo, e della sua morte invece non abbiamo notizie certe, sappiamo però che anche lui è morto martire.

Entrambi, seppur la loro vita è rimasta nascosta agli occhi degli uomini, infatti non riceviamo neppure molte notizie dai Vangeli, sappiamo che si sono spesi per portare a tutti l’annuncio della salvezza. Loro, testimoni della resurrezione di Cristo, fondarono la loro esistenza sul comandamento dell’amore che Gesù ribadì durante l’ultima cena alla domanda di Giuda Taddeo su come si sarebbe manifestato a loro, i discepoli, e non al mondo (Gv 14,22). Seguiamo il loro esempio e chiediamo la loro intercessione.

Di Maria Catena

Docente di Liturgia, scrive per Theofilos, la rivista della Scuola Teologica di Base “San Luca Evangelista” dell’Arcidiocesi di Palermo.

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