San Pio da Pietrelcina è probabilmente uno dei santi più amati e venerati del XX secolo: cappuccino, nato da una famiglia povera, è diventato già in vita un punto di rifermento per migliaia di fedeli, attirandosi anche le invidie e le critiche di settori non solo del mondo scientifico ma anche ecclesiastico.Nato nel 1887 come Francesco Forgione a Pietrelcina, provincia di Benevento, entra giovanissimo nell’ordine dei cappuccini e nel 1916 arriva a San Giovanni Rotondo. Riceve le stimmate, ha alcune visioni e inizia ad acquisire notorietà tra i fedeli; perfino il Vaticano si interessa del caso affidando ad alcuni medici il compito di indagare per appurare la veridicità delle stimmate. Un’attenzione, quella delle gerarchie ecclesiastiche, che gli vale una serie di imposizioni e divieti sulla messa, i sacramenti e i contatti con i fedeli.
Nel 1933 vengono revocate le restrizioni imposte, ma non termina il dibattito sulla sua figura che lo accompagnerà praticamente per tutta la vita che termina nel 1968. Proclamato santo nel 2002, si deve a Padre Pio la costruzione dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”.«La ragione ultima dell’efficacia apostolica di Padre Pio, la radice profonda di tanta fecondità spirituale si trova in quella intima e costante unione con Dio di cui erano eloquenti testimonianze le lunghe ore trascorse in preghiera. Amava ripetere: “Sono un povero frate che prega”, convinto che “la preghiera è la migliore arma che abbiamo, una chiave che apre il Cuore di Dio. Alla preghiera Padre Pio univa poi un’intensa attività caritativa di cui è straordinaria espressione la “Casa Sollievo della Sofferenza”. Preghiera e carità, ecco una sintesi quanto mai concreta dell’insegnamento di Padre Pio» (Omelia di Giovanni Paolo II per la canonizzazione di San Pio).