Ciò che rimane a Palermo della antica Chiesa di San Demetrio è la singolare cappella della MADONNA DELLA SOLEDAD (la Vergine addolorata della SOLITUDINE) / Il drammatico bombardamento del 1943 fra le tante testimonianze rase al suolo anche questo prezioso documento /Ciò che si è salvato, la bella cappella spagnola e il vicino e annesso complesso conventuale, oggi in parte occupato dal nucleo della Questura intitolata a “Boris Giuliano” con il porticato Chiostro dove è inserito un bassorilievo (San Giorgio e il drago un tempo nella omonima Chiesa alla Marina ) /

La CAPPELLA venne edificata alla fine del ‘500 per volere del clero spagnolo /Si narra che un gruppo di spagnoli trasferitisi a Palermo portarono con sé il simulacro della VERGINE DOLENTE/La Madonna addolorata, rappresentata non in piedi bensì in atto di umiltà genuflessa /A questa statua la regina Margherita di Savoia donerà il manto nero (Manto che rubato nel 1866 sarà ridonato alla Vergine dalla regina Maria Cristina di Savoia) /La CAPPELLA è ricchissima di marmi mischi e policromi, con variegati colori, stucchi e definizioni in oro /La scenografica ambientazione approntata nel 1679 si deve a Paolo Amato uno tra i più quotati architetti del tempo /I decori sono di Andrea Sulfarello/I dipinti del catanese Olivio Sozzi, rappresentano scene della passione dall’Orto degli ulivi fino alla Crocifissione /

Il 3 maggio del 1732 Carlo VI d’ Asburgo concederà alla cappella il titolo di “Imperiale” /Dal 1600 fino al 1645 vi si svolgeva il tradizionale rito della “SCINNUTA R’ADDULURATA”, la discesa della Vergine dalla sua nicchia centrale con relativa processione del Venerdì Santo, che era preceduta dai “flagellanti”, come era in uso in Spagna /(pare fosse la più suggestiva e seguita in città) /La CAPPELLA era preceduta da una anticappella, ancora oggi visibile perché salvata dal bombardamento /Lo stile neoclassico era stato definito e ripristinato dalle architetture di Venanzio Marvuglia/

Dopo i bombardamenti a cui abbiamo accennato nel 1957 la Regia delegazione spagnola si assunse l’onere di restaurare a proprie spese la struttura ridandole il primitivo splendore /Questa, inaugurata dal Cardinale Ruffini, venne affidata alle suore teresiane/ Oggi sulla piazza della Vittoria un artistico cancello immette nell’andito dove è custodita la Cappella della SOLEDAD /Una architettura di grande rilievo nella Palermo del XVII sec. /Un soffio della grande cultura spagnola che a Palermo ha non pochi riferimenti /Cultura che mirabilmente si fonde con la grande stagione siciliana che nel magnifico “apparato” di straordinaria bellezza ha prodotto i grandi capolavori dell’arte barocca/

Di Rosario De Santis

Accompagnatore e animatore culturale.

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