Siria. Il Sinodo della Chiesa Greco Ortodossa di Antiochia ha scelto Ephraim Maalouli (siriano 1978) nuovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Aleppo, città martire e simbolo della devastazione causata dai terroristi contro il popolo siriano. La sede era vacante dopo il rapimento, avvenuto nove anni fa dell’arcivescovo Paul Yazigi. Dunque anche dalla Chiesa Ortodossa giungono segni di speranza. Significativa la nomina dei nuovi pastori che purificati dalla persecuzione e dalla tribolazione, continuano ad essere presenza visibile e credibile del Vangelo, che invita a guardare con serenità al futuro. Il nuovo Metropolita Ephrem Maalouli sostituisce Mons. Paul Yazigi. Ma l’amore del suo popolo non considera Mons Paul decaduto, ma trasferito alla sede di Balamand. Il 22 aprile del 2013, venivano sequestrati i due metropoliti: Gregorio Ibrahim della Chiesa siro-ortodossa, Paul Yazigi di quella greco-ortodossa di Antiochia. L’auto su cui viaggiavano fu bloccata dal gruppo dei rapitori e l’autista freddato con colpo alla testa, dopo un tentativo di fuga. Si trattava di Fathallah, un diacono cattolico di rito latino, padre di tre figli. Ibrahim e Yazigi stavano portando aiuti umanitari, e attraversando la fascia di territorio – quella fra Aleppo e il confine turco, che ormai era diventata una sorta di “terra di nessuno” dove, si trovavano terroristi armati di ogni genere, dalle bande di criminali ai gruppi di estremisti islamici stranieri. Secondo quanto riportato a suo tempo dall’agenzia stampa missionaria Misna, i vescovi sarebbero riusciti a entrare in contatto con i rapitori di padre Michel Kayyal (armeno cattolico) e di padre Maher Mahfouz (greco ortodosso), due religiosi rapiti sulla strada Aleppo-Damasco. Il sequestro di Gregorio Ibrahim e Paul Yazigi potrebbe avere un collegamento con le trattative per la liberazione di altri due sacerdoti. Ogni anno, in prossimità del rapimento, le Chiese Siriane, lanciano appelli, affinché si possa fare luce sulla sorte dei Metropoliti.

Siria-Libano: Pacem in Terris! Il Cardinale Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, presso l’altare dove sono custodite le reliquie di San Giovanni XXIII, ha concelebrato la Santa Messa con diversi prelati delle Chiese Orientali, ed ha annunciato che si recherà in visita in Libano e Siria, come pellegrino di pace. Durante l’omelia, il Prefetto, ha sottolineato: “a San Giovanni XXIII, che come Legato Papale incoronò il simulacro della Vergine Maria ad Harissa, eleviamo una preghiera speciale, perché se si spengono le luci umane sull’amato Libano, cresca la fiamma della fede e della speranza del popolo del Paese dei Cedri, e venti di pace e ricostruzione soffino anche sulla vicina Siria, che alla fine del mese avrò la gioia di visitare”.

Siria. Nei giorni scorsi, il Dr. Dan Stoenescu, si è insediato come nuovo incaricato d’affari dell’Unione europea presso il Governo siriano. Certamente è un grande passo avanti, che permetterà di stabilizzare i rapporti tra l’UE e la Siria, e riesaminare i temi più scottanti a cominciare dalle sanzioni che hanno messo in ginocchio la tenuta sociale del paese. Come primo atto, l’incaricato d’affari, ha incontrato il decano degli ambasciatori presso la Siria, Cardinale Mario Zenari, e in seguito ha presieduto la prima riunione dei Capi missione e diplomatici degli stati membri dell’UE presenti a Damasco per esaminare la situazione attuale e gli ultimi sviluppi nel Paese.

Di Alexander Vaskries

Giornalista, studioso della cultura mediorientale e dell'Oriente cristiano.

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