Maria Ermellina di Gesù francese, 34 anni; superiora

Maria Chiara italiana, 28 anni

Maria Adolfina olandese, 34 anni

Maria Amandina lussemburghese, 28 anni

Maria della Pace italiana, 25 anni

Maria di Santa Natalia francese, 36 anni

Maria di San Giusto francese, 34 anni

Sette giovani donne legate a Gesù con i voti di castità, povertà e obbedienza, nomi di un elenco molto più lungo, una innumerevole lista di donne e uomini che, chiamati dal Signore uno per uno a dare la vita per Lui, non si sono tirati indietro ma hanno risposo: “Eccomi!”. In particolare ricordiamo oggi sette suore Francescane Missionarie di Maria, due italiane, una di Lussemburgo, una olandese e tre francesi, che furono inviate come missionarie in Cina a Taiyuan, nella provincia dello Shanxi. Suore appartenenti all’Istituto fondato nel 1877 da madre Maria della Passione che giunte a destinazione, trovarono sistemazione presso un orfanotrofio dove risiedevano già più di duecento bambine orfane. Lavorarono instancabilmente per provvedere al sostentamento fisico e complessivamente alla cura e alla formazione delle piccole.

Dopo circa un anno, nel 1900, la città di Taiyuan fu insediata dal terribile e noto carnefice viceré dello Shanxi, Yu-Hsien. Un uomo senza scrupoli, appartenente ai “Boxers”, autori di molte stragi di cristiani, che immediatamente iniziò una campagna anti-cristiana a tutti i livelli, attraverso la propaganda pubblicitaria con cartelli e manifesti, messaggi adatti a seminare odio verso i cristiani definiti: nemici della patria, avvelenatori di pozzi, seviziatori di bambini, causa della siccità e della conseguente carestia. Dinanzi all’evidente minaccia per le Suore, il Vescovo chiese loro di mettersi al riparo e di scappare come stavano facendo in molti, ma loro si rifiutarono e la madre superiora, suor Maria Ermellina di Gesù, rispose: «Ah no! Siamo venute qui a dare la vita per Gesù, se fosse necessario! La forza ce la darà Nostro Signore!». Dapprima rinchiuse in un’abitazione per qualche giorno, insieme ai frati, ai seminaristi e ai domestici furono poi uccisi tutti nel pomeriggio del 9 luglio del 1900, dopo aver ricevuto tutti insieme l’assoluzione del vescovo Gregorio Grassi, prelevato anche lui dalla sua abitazione e rinchiuso prigioniero con loro. Le sette Francescane Missionarie di Maria furono le ultime ad essere uccise e cantando il “Te Deum” e abbracciandosi, porsero il collo alle spade dei carnefici.

Ma dove trovarono la forza per affrontare tutto? È la stessa suor Maria Ermellina di Gesù a confidarcelo: «L’adorazione del Santissimo Sacramento è la metà della mia vita, l’altra metà consiste nel fare amare Gesù e conquistargli anime». Furono beatificate il 24 novembre 1946 da papa Pio XII insieme ai loro compagni di martirio.

Di Maria Catena

Docente di Liturgia, scrive per Theofilos, la rivista della Scuola Teologica di Base “San Luca Evangelista” dell’Arcidiocesi di Palermo.

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