Santa Maria in sabato, memoria del Tempo Ordinario.
La presenza di Maria nella vita della Chiesa è costante, infatti tutto l’anno liturgico è costellato da solennità, feste e memorie varie che mettono in luce in primo luogo l’opera di Dio nel mistero pasquale di Cristo e in esso trova Maria intimamente congiunta con il Figlio (MBVM, n.10). Lungo i secoli nella Chiesa si è sviluppata la devozione di considerare il giorno di sabato, giorno mariano; infatti nei giorni feriali, la sua memoria si fa costante nel ritmo settimanale che accompagna il tempo ordinario.
Fin dal secolo VIII a cominciare dai monasteri carolingi, si è man mano diffusa in tutta Europa l’usanza di consacrare il giorno di sabato, vigilia del giorno della Resurrezione, a Maria. Quindi quando il giorno del calendario è libero, si può fare la memoria di S. Maria in sabato. Potremmo definire Maria il grande portale che ci introduce nel Mistero pasquale di Cristo, mistero della morte e resurrezione che celebriamo ogni domenica e Maria, donna dell’attesa, ci accompagna come solo lei sa fare, a Cristo. “I Padri del Concilio Vaticano II chiarirono il significato di questa memoria e resero possibile un maggior numero di celebrazioni accrescendo il numero dei formulari per le Messe come anche le letture bibliche” (Messale per la vita cristiana, vol. IV, 7) e specificano: “Nei sabati del tempo Ordinario, si può fare la memoria facoltativa della Beata Vergine Maria, purché non coincida con una memoria obbligatoria” (Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico, n.15). Attraverso la celebrazione di tale memoria, abbiamo la possibilità di disporre la nostra vita a celebrare la Pasqua del Signore e come il “grande sabato” quando Cristo giaceva nel sepolcro, Maria, sola fra tutti i discepoli e le discepole del Signore, attese con vigile speranza la risurrezione del suo Figlio amato, così sarà per noi se ci lasciamo guidare dalla nostra Mamma Maria, modello di ogni santità.