Dopo Termini Imerese, torniamo oggi nel messinese e lo facciamo parlando della Diocesi di Tindari. Conosciuta per il culto della Madonna Nera, anche Tindari era una diocesi e anche se le notizie su di essa sono scarne, abbiamo certezza grazie a diversi elementi fondamentali. Tra il V e il VII secolo infatti troviamo una serie di quattro vescovi attribuiti alla sede tindaritana: Severino, Eutichio, Benenato e Teodoro. Due di questi, Eutichio e Benenato, ricevettero una lettera da Papa Gregorio Magno. Per Eutichio il pontefice si congratulava dell’importante lavoro che il prelato aveva svolto nel territorio nella conversione dei pagani e invece per Benenato, veniva autorizzato la consacrazione di una sorta di oratorio, anche se sappiamo che l’oratorio come lo conosciamo oggi è attribuibile a San Filippo Neri.

Anche Tindari era suffraganea di Siracusa ma prima di arrivare li, accaddero diverse cose. Fino al VII secolo infatti in Sicilia non vi erano diocesi metropolitane ma tutte erano suffraganee di Roma che di fatto era la sede centrale e il punto nevralgico del cristianesimo d’occidente, anche se l’isola dal punto di vista politico apparteneva all’Impero Bizantino. Dopo l’eresia iconoclasta, a livello politico e religioso accaddero diversi eventi che portarono la Sicilia sotto il patriarcato di Costantinopoli. Dopo quindi arrivò Siracusa che accolse tutte le diocesi siciliane e però da quel momento in poi su Tindari non abbiamo più notizie fino all’836 quando l’Isola venne conquistata dagli arabi e di conseguenza anche sui vescovi non si seppe più nulla.

Nell’XI secolo con l’arrivo dei normanni, la diocesi venne assegnata a quella di Patti e il territorio dell’antica diocesi oggigiorno è rimasto legato alla stessa diocesi che al tempo stesso è suffraganea dell’Arcidiocesi di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela. Dal 1968 è annoverata tra le sedi vescovili titolari e dal 4 novembre del 2020, il vescovo titolare è Mons. Dorival Souza Barreto Júnio, vescovo di San Salvador De Bahia.

Foto: Santuario di Tindari e la Riserva naturale orientata Laghetti di Marinello

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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