Durante uno degli ultimi incontri di Papa Leone XIV con l’episcopato italiano, l’arcivescovo di Siracusa monsignor Francesco Lomanto ha donato al Pontefice una fotografia che lo ritrae, in devota venerazione, davanti al quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime di Siracusa.
La visita a Siracusa dell’allora cardinale Robert Francis Prevost risale al 1° settembre 2024, in occasione del 71° anniversario della Lacrimazione della Madonna.
L’Arcidiocesi di Siracusa – nei giorni che dal 29 agosto al 1° settembre commemorano la miracolosa lacrimazione avvenuta nel 1953 – aveva invitato il cardinale Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, a Siracusa per chiudere le celebrazioni del 71° anniversario.
«La sua presenza qui a Siracusa – ricorda l’Arcivescovo Lomanto – è stata molto affabile, di piena comunione spirituale: pregavamo insieme, parlavamo insieme, con una semplicità unica, straordinaria. Abbiamo celebrato in Santuario ed anche alla Casa del Pianto».
Due brevi passaggi dell’omelia dettata dal futuro Papa Leone XIV il 1° settembre 2024 a Siracusa:
«Le lacrime di Maria non devono rimanere infeconde. Come ben sapete, il Venerabile Papa Pio XII nel suo Radiomessaggio si domandò: “Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime?” (17 ottobre 1954). È una domanda che aspetta una risposta, ma non una risposta verbale, piuttosto che esistenziale. La comprensione di quelle lacrime che gli uomini sono chiamati a fare è una vera conversione, un ritorno all’amore di Dio che si manifesta nella riconciliazione con Lui e nella carità con gli altri, nella vera compassione, cioè, nel condividere le sofferenze altrui e dando sollievo a chi ne ha bisogno. In questo modo, le lacrime della Madonna sono un segno di speranza come già lo annunciava il profeta, perché esse sono una chiamata alla riconciliazione con Dio e con i fratelli.
Conviene non dimenticare il contesto nel quale è avvenuta la lacrimazione 71 anni fa: una modesta casa dove un giovane matrimonio (Angelo Iannuso e Antonina Giusto) aspettava il primo figlio. Così come suo divino Figlio, la Madonna ha predilezione per i piccoli, per gli umili, per quelli che si affidano totalmente al Signore. Come insegnava Papa Francesco, il fatto che la Madonna abbia scelto l’intimità famigliare “invita a considerare la straordinaria bellezza del focolare domestico, centro di amore e di vita, e a sostenere la famiglia fondata sul matrimonio, ponendo in risalto il valore intrinseco di cellula fondamentale della società e della Chiesa” (Lettera per il 70° anniversario della Lacrimazione, 7 dicembre 2023). Quindi, è la famiglia il luogo dove Dio si rallegra con gli uomini, la famiglia come Chiesa domestica diviene così la tenda di Dio con l’umanità dove ogni lacrima di dolore è asciugata, come afferma la seconda lettura (Ap 21,1-5)».
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