Una nota ufficiale dell’Ufficio diocesano per la Catechesi dell’Arcidiocesi di Palermo restituisce un po’ di “equilibrio” mediatico alla particolare vicenda che in questi giorni ha visto protagonisti la famiglia di una bimba di sette anni, affetta da sindrome da spettro autistico, e la parrocchia di S. Oliva.

Rispetto a quanto riportato attraverso la stampa locale, la nota dell’Ufficio catechistico diocesano fa presente che la Chiesa di Palermo, già da molto tempo, ha attivato un apposito servizio pastorale e catechetico che si prende cura delle persone con disabilità. Uno degli ultimi corsi di formazione, infatti, risale all’aprile 2023, (attenzionato e divulgato “solo” da Portadiservizio che già nel dicembre precedente ne aveva parlato).

Già dal 2017 – precisa la Nota – «si sono svolti seminari di formazione, guidati da docenti universitari e vari professionisti, per catechisti inclusivi, al fine di imparare metodi e linguaggi adatti nell’ottica della predisposizione di quello che abbiamo chiamato PECI, ossia “Progetto Educativo per la Catechesi Inclusiva».

Cercando nel web!

Abbiamo provato a cercare nel web l’espressione “catechesi inclusiva palermo”, e, a parte Portadiservizio, nessun’altra testata giornalistica locale ne parla; prevalgono invece (e in questo caso la stampa locale è maggiormente reattiva) i titoli che riguardano l’episodio accaduto in questi giorni nella parrocchia di S. Oliva.

La sassaiola contro i sacerdoti insensibili e la chiesa poco inclusiva – soprattutto quando non si è ben informati – è una forma di protesta inutile e ingenerosa, e, soprattutto non aiuta nessuno a crescere.

In questi ultimi anni, nelle parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo è aumentata la richiesta delle persone con disabilità di partecipare agli incontri specifici di formazione e catechesi. Ed è anche per questo motivo che si è reso indispensabile – da parte dei catechisti – la partecipazione a corsi di formazione di catechesi inclusiva che vengono periodicamente organizzati con il contributo formatori esperti.

Un auspicio

A conclusione di quanto accaduto, e polemicamente divulgato in questi giorni, si spera – ed è l’auspicio posto al termine della Nota pubblicata dall’Ufficio catechistico di Palermo – che tale spiacevole episodio possa diventare occasione di un bene più grande.

Leggi anche: Catechesi inclusiva e parrocchie in difficoltà, un problema con cui fare i conti

Foto: Ufficio catechistico arcidiocesi di Palermo

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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