Oggi la chiesa celebra la ricorrenza della Madonna di Fatima, apparsa ai tre pastorelli in Portogallo nel 1917, in una località in aperta campagna denominata Cova da Iria, dove oggi sorge il santuario della Vergine Maria. Essa apparve a Lucia, Francesco e Giacinta, tre pastorelli di 10, 9 e 7 anni, che videro su un leccio «una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole».

La Vergine Maria volle lasciare un messaggio rivolto a tutta l’umanità, incentrato sulla devozione al suo Cuore Immacolato. Il 13 ottobre 1930, l’allora vescovo di Leiria dichiarò veritiere le apparizioni mariane ai tre pastorelli e di conseguenza venne autorizzato il culto alla Madonna di Fatima.

La Madonna volle manifestarsi e rilevarsi a dei bambini che erano delle anime semplici e di modeste condizioni sociali. In ogni apparizione mariana la Vergine consegnava ai pastorelli delle importanti rivelazioni per il futuro: la fine della prima guerra mondiale, il pericolo della seconda guerra o anche la minaccia comunista dalla Russia che poteva evitarsi attraverso la Consacrazione della nazione al Cuore Immacolato di Maria. I messaggi si incentravano su tre parole chiavi “preghiera, conversione e affidamento”.

È stato il Pontefice Pio XII che nel 1942 volle consacrare tutto il mondo al Cuore Immacolato di Maria, mentre San Giovanni Paolo II, in seguito all’attentato subito negli anni del suo pontificato, ritenne concreto l’intervento della Vergine Maria che con “mano materna” deviò il colpo di pistola rivolto al Papa proprio il 13 maggio 1981.

Il 13 maggio 2000, Giovanni Paolo II, a Fatima, ha proclamato beati i due fratellini Giacinta e Francesco Marto. Della più grande dei pastorelli, Lucia Dos Santos, diventata monaca carmelitana scalza, è in corso il cammino che potrebbe portare anche lei agli onori degli altari.

Foto: Vativision.com

Di Catalin Dioguardi

Dottore in Giurisprudenza. Tutor presso la Lumsa Università, catechista e volontario in diverse associazioni.

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