Elevare l’uomo e sostituirlo a Dio, creando una religione con tanto di comandamenti e preghiere, passando dal “Padre nostro” a “Diego nostro”, senza remore!

Per chi non ne fosse a conoscenza, secondo alcune fonti nel lontano 1998 a Rosario, città dell’Argentina, venne istituita la “Iglesia Maradoniana” o “Chiesa di Maradona” per celebrare ed idolatrare la “Mano de Dios”.

Tutto sarebbe iniziato per uno scherzo di due giornalisti argentini, che festeggiarono la nascita di Diego Maradona, ironicamente, come se fosse stato il Santo Natale.

Da lì a qualche anno, nel 2001, il movimento venne reso pubblico, e ad oggi conterebbe più di 800 mila fedeli sparsi in tutto il mondo.

L’era Maradoniana avrebbe avuto inizio nel 1960, e viene identificato come l’anno zero del “credo” religioso sportivo.

Nei dettagli iconografici di questa idolatria sportiva, Maradona è rappresentato con l’aureola dorata dietro il capo, e in Italia, il centro della chiesa Maradoniana non poteva non essere nella città partenopea, dove il Campione argentino è ancora oggi “venerato” e osannato.

Tutto questo può essere spiegato semplicemente come spirito di ammirazione – forse eccessivo – nei confronti di un grande campione del calcio mondiale.

Per il cristiano, però, l’idolatria è un affare serio! Il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti, ci ricorda che «l’idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. C’è idolatria quando l’uomo onora e riverisce una creatura al posto di Dio» (CCC, 2113); Papa Francesco, a tal proposito afferma: «L’idolatria ti porta a una religiosità sbagliata, anzi: tante volte la mondanità, che è un’idolatria, ti fa cambiare la celebrazione di un sacramento in una festa mondana».

Al di là di ogni simpatica parodia, Maradona, certamente, rimarrà per tutti gli sportivi un campione del calcio mondiale, un atleta che con il pallone tra i piedi era capace di incantare ed entusiasmare i tifosi.

Per i “miracoli” però, quelli veri… converrà rivolgersi solo al Buon Dio!

Di Vito Giuliana

(1993), ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni presso l’Università degli Studi di Palermo. Appassionato di giornalismo, scrittura, musica, automobili e pubblicità. Fino al 2022 Socio Rotaract presso Rotaract Club Palermo Ovest, Distretto 2110 Sicilia – Malta. Ha conseguito un master in marketing Automotive presso Accademia Quattroruote.

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