Tra le principali devozioni di Papa Benedetto XVI vi era la figura della Vergine Maria e di San Giuseppe. Santa Teresa d’Avila e Santa Teresa di Lisieux le figure di santità carmelitana più amate dal Pontefice tedesco. Lo ha rivelato monsignor Georg Gänswein – segretario particolare di Papa Benedetto XVI – nel corso di un’intervista esclusiva concessa dall’arcivescovo al gruppo editoriale EWTN di cui è parte Aci Stampa sui ricordi di Benedetto XVI.

«Il suo santo preferito – afferma monsignor Gänswein – era San Giuseppe, ma fu presto raggiunto da Sant’Agostino e San Bonaventura. E questo semplicemente perché aveva studiato queste due grandi figure della Chiesa molto intensamente, e poteva vedere come rendevano fertile la sua vita spirituale e intellettuale. Tra le donne – per non parlare solo degli uomini – la Vergine Maria è la numero uno, ovviamente. E poi direi Santa Teresa d’Avila, che, nella sua potenza e forza intellettuale e spirituale, ha dato una testimonianza che ha trovato molto impressionante. E poi – non ci crederete – c’è anche la piccola Santa Teresa del Bambino Gesù. Tra le più contemporanee, credo che possiamo includere anche Madre Teresa, grazie alla sua semplicità e convinzione».

Non sappiamo se Papa Benedetto XVI portasse (come il suo predecessore, Giovanni Paolo II) lo scapolare della Vergine del Carmelo che, secondo alcune narrazioni, in una visione a S. Simone Stock (Priore Generale dell’Ordine Carmelitano), la Madonna stessa dona lo scapolare concedendo il cosiddetto «privilegio sabatino», secondo il quale le anime che in vita porteranno devotamente lo scapolare (insieme ad altre condizioni) verranno liberate dal purgatorio nel primo sabato dopo la morte.

Per la cronaca, Benedetto XVI nasce di Sabato Santo e muore nel giorno di Sabato! Con o senza lo scapolare ci piace pensarlo nella gloria del Paradiso.

Foto: Papaboys

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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