Il regista palermitano Francesco Millonzi firma una nuova avventura cinematografia con l’uscita imminente del film “Mafia e Religione”, un film prodotto dalla Millonz’@rt, scritto e ideato da Millonzi e dal già Presidente del GIP del Tribunale di Catania Nunzio Sarpietro.

Il film, che verrà proposto su scala nazionale, è suddiviso in due puntate, ciascuna di un’ora e dieci minuti, in una pellicola che racconta l’uso blasfemo che le mafie fanno delle religioni – come, per esempio, il rito di iniziazione, l’inchino del santo davanti la casa dei boss, il bacio in bocca – e ne spiega il significato attraverso testimonianze dirette e video esclusivi.

Ma il film non è solo questo, spiega il Regista (al suo decimo film d’inchiesta a sfondo sociale): «Si analizza anche l’uso blasfemo che le mafie, non solo quelle italiane, ma anche quelle internazionali (nigeriana ad esempio) fanno delle religioni, lanciando sin da subito un messaggio immediato: la religione non può essere mafia e la mafia non può farne uso per strumentalizzare la Chiesa, perché la Chiesa non è mafia». Nell’esperienza ecclesiale della fede cristiana – precisa Francesco Millonzi – «è impensabile che i mafiosi possano invocare un santo in un rito prima di uccidere, non si può pregare prima di uccidere. Questo è un modo contorto e assolutamente da condannare».

Un film che farà certamente riflettere molto su questo tema: «Ognuno di noi – dichiara Francesco Millonzi nel finale del suo nuovo film – ha il dovere di non lasciare soli quelle persone che ancora oggi hanno il coraggio di schiacciare con forza e determinazione il crimine organizzato, che si insinua ovunque calpestando persino la sacralità della religione, facendo del male alla società. Combattiamo insieme a loro, perché il loro coraggio sia d’esempio alle nuove generazioni affinché tutto questo non accada mai più. Insieme per lottare e non dimenticare».

Nel film verranno proposti gli interventi significativi del Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, il già Presidente del GIP Tribunale di Catania, Nunzio Sarpietro, il Presidente del Tribunale di Palermo, Antonio Balsamo, il GIP del Tribunale di Caltanissetta, Graziella Luparello. E ancora, il Vice Questore di Licata, Cesare Castelli, il Cardinale Francesco Montenegro, il Vescovo di Acireale Antonino Raspanti, il giornalista Leone Zingales. Inoltre, le testimonianze dei familiari vittime di mafia: Michele Costa, figlio del giudice Gaetano Costa, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, i fratelli del beato Pino Puglisi, Gaetano e Francesco, Carmine Mancuso figlio del Maresciallo Lenin Mancuso, Lucia Ievolella, figlia del Maresciallo Vito Ievolella, il presidente di Giustizia e Pace, Ugo Tomaselli ed altri ospiti. Il film sarà trasmesso in diverse emittenti televisive ed anche al cinema.

Foto: il Procuratore Capo di Catanzaro dott. Nicola Gratteri e il regista Francesco Millonzi

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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