Che cos’è l’Ordine di Malta? Come funziona? Sono solo alcune delle tantissime domande che ci poniamo quando sentiamo parlare del Sovrano Militare Ordine di Malta e spesso si cade nella trappola di cercare informazioni su internet che poi si rivelano deformate e spesso anche false. Facciamo chiarezza.

Il nome

L’Ordine di Malta come lo conosciamo noi, è la forma modernizzata del nome, tuttavia all’inizio della sua fondazione aveva un altro nome. L’ordine anzi i cavalieri nascono come Cavalieri Ospitalieri (o Ospedalieri) ma al tempo stesso vengono chiamati Cavalieri di San Giovanni con riferimento al Santo protettore dell’Ordine, San Giovanni Battista. Da lì anche Gerosolimitani (perchè nati a Gerusalemme) o Giovanniti (per San Giovanni Battista). Dopo la conquista dell’isola di Rodi nel 1310 i membri divennero Cavalieri di Rodi. Nel 1530 l’Imperatore Carlo V cedette all’Ordine l’isola di Malta fino a che i propri membri presero l’ultima denominazione che ancora oggi è la più usata: Cavalieri di Malta.

Fondazione e Missione

Nato a Gerusalemme nel 1048, l’Ordine di Malta alcuni mercanti della repubblica marinara di Amalfi ottennero dal Califfo d’Egitto il permesso di costruire a Gerusalemme una chiesa, un convento e un ospedale intitolato a San Giovanni Battista nel quale assistere i pellegrini. Sotto la guida del suo fondatore Fra’ Gerardo Sasso, nonchè primo gran maestro, l’Ordine venne trasformato in un ordine religioso laicale con una bolla di Papa Pasquale II del 15 febbraio 1113 ponendo così l’ordine sotto la protezione e la giurisdizione della chiesa. Altro privilegio concesso fu quello di avere il diritto di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose, cosa importante e unica rispetto agli altri istituti religiosi. Dopo la morte di Fra’ Gerardo Sasso gli succedette Beato Fra’ Raymond du Puy il quale tra il 1145 e il 1153 scrisse la prima regola dell’ordine e li avvenne la svolta. I cavalieri infatti una volta entrati all’interno, ricevevano i tre voti monastici: povertà, castità e obbedienza ed erano inoltre dediti all’assistenza dei poveri e dei malati. Successivamente, venne dato loro l’ordine di munirsi di armi per difendere i pellegrini che giungevano in Terra Santa e poi ancora le postazione mediche.

La croce ottagona

Spesso, sottolineamo spesso, la croce ottagona dell’Ordine di Malta viene erroneamente confusa con quella di ordini estinti come quello del Tempio che aveva la cosiddetta “croce patente” e da altri pseudo ordini farlocchi. La croce ad otto punte è di antichissima origine bizantina probabilmente risalente al VI secolo d.C, ma come arrivò ad essere l’emblema dei cavalieri di Malta? Secondo alcuni studiosi, potrebbe essere stata portata ad Amalfi dai normanni ed in effetti ci sono monete che testimoniano tale presenza a partire dal 1080, luogo di origine del Beato Gerardo. Venne pertanto naturale adottare la croce ottagona da parte dell’Ordine di San Giovanni e fu da quel momento che venne chiamata la “croce di San Giovanni”. C’è però un significato più profondo e strettamente spirituale. Le otto punte infatti rappresentano le “Otto Beatitudini Teologali” secondo San Matteo le quali rappresentano le virtù che il cavaliere deve possedere: lealtà, pietà, franchezza, coraggio, gloria ed onore, disprezzo per la morte, solidarietà verso i poveri ed i malati, rispetto per la Chiesa. Successivamente rappresentarono le otto lingue degli appartenenti all’Ordine: Alvernia, Provenza, Francia, Aragona, Castiglia e Portogallo, Italia, Germania e Inghilterra (con Scozia e Irlanda).

L’Ordine oggi

Sono oltre 900 gli anni che l’Ordine porta sulle sue spalle ed è più giovane e forte che mai. Sono centinaia i progetti volti alla salvaguardia degli ultimi, degli emarginati e degli ammalati e ancora dopo quasi mille anni la missione dell’Ordine di Malta non è cambiata. Nella seconda parte del 19° secolo la missione originaria dell’assistenza medica e sociale ritorna ad essere l’attività principale dell’Ordine, che si intensifica nel corso dell’ultimo secolo, grazie alle opere dei Gran Priorati e delle Associazioni Nazionali presenti in numerosi paesi del mondo. Le attività ospedaliere e di assistenza vengono svolte su larga scala durante la Prima Guerra Mondiale e durante la Seconda sotto il Gran Maestro Fra’ Ludovico Chigi Albani della Rovere (1931-1951). Sotto i Gran Maestri Fra’ Angelo de Mojana di Cologna (1962-1988) e Fra’ Andrew Bertie (1988-2008), i progetti si intensificano ulteriormente fino a raggiungere le regioni più remote del mondo.

CISOM e ACISMOM il braccio operativo dell’Ordine di Malta

L’Ordine di Malta possiede un “braccio operativo” volto a mettere in atto i molteplici progetti di solidarietà: CISOM e ACISMOM. Il CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) venne fondato ufficialmente il 24 giugno 1970 quale Corpo di volontariato ad ordinamento civile dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (ACISMOM) a firma del Gran Maestro fra Angelo de Mojana di Cologna. Nei primi anni della sua costituzione, i giovani del nascente CISOM intervennero quali soccorritori in occasione di gravi calamità in Italia ed all’estero. Negli anni successivi, la sua attività è via via cresciuta, imponendosi alla attenzione anche delle Autorità italiane, tanto che nel 1991, per iniziativa del Gran Cancelliere Felice Catalano di Melilli, il Ministero della Protezione Civile Italiano, attraverso un accordo ad hoc, riconobbe ufficialmente la presenza del CISOM come strumento di Protezione Civile per l’Italia del Sovrano Militare Ordine di Malta. In seguito, numerosi altri sono stati gli accordi stipulati con le Istituzioni italiane, in primo luogo con il Corpo delle Capitanerie di Porto, in favore di cittadini extra-comunitari nella fase del soccorso in mare. Con Decreto del Sovrano Consiglio del 1° ottobre 2011, il Corpo italiano di soccorso, fino a quel momento parte di ACISMOM, viene trasformato in una Fondazione Melitense, sottoposta al controllo del Gran Magistero, ed amministrata da un Consiglio Direttivo la cui sede operativa è in Piazza del Grillo a Roma. L’ACISMOM invece è un corpo speciale volontario ausiliario dell’Esercito Italiano, con il quale coopera per il soccorso sanitario e umanitario in caso di guerra, pubblica calamità e di emergenza.

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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