Il punto è uno: fare chiarezza per non cadere nei tranelli delle dicerie che ruotano attorno gli ordini cavallereschi causate anche dalle notizie errate e distorte fornite da film e noti programmi televisivi.

La frase che spesso si sente dire quando vediamo qualcuno con un mantello sul quale è impressa una croce, si sente esclamare immediatamente: “toh guarda… ci sono i Templari, questi sono misteriosi, voglio farne parte anche io perchè chissà quale mistero nascondono”. Bene, la realtà però è ben diversa, vuoi perchè i Templari non esistono più (fatevene una ragione), vuoi perchè tutto questo mistero non esiste, vuoi perchè “farne parte” è come far parte di una mera associazione, vuoi perchè un mantello con una croce non fa un cavaliere o presunto tale. Ma allora quali sono gli ordini cavallereschi ufficialmente riconosciuti? Qualora ci fossero, da chi sono riconosciuti? Che scopo hanno questi ordini? Cosa vuol dire farne parte? Queste sono solo alcune delle domande che bisognerebbe porsi prima di lasciarsi abbindolare da film, trasmissioni televisive o pseudo associazioni cavalleresche che promettono titoli e onori che ovviamente sono privi da qualsivoglia ufficialità e veridicità, anzi spesso sono anche storicamente e formalmente errate.

Gli Ordini Cavallereschi della Santa Sede

La Santa Sede così come tutti gli altri stati del mondo ha dei suoi ordini ufficiali ed altri riconosciuti e tutelati. Quali sono? In merito a ciò è lo stesso Vaticano a fare chiarezza con una nota del 16 ottobre 2012 la quale recità così: “Oltre ai propri Ordini Equestri (Ordine Supremo del Cristo, Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), la Santa Sede riconosce e tutela soltanto il Sovrano Militare Ordine di Malta – ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta – e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e non intende innovare in merito. Tutti gli altri Ordini – di nuova istituzione o fatti derivare da quelli medievali – non sono riconosciuti dalla Santa Sede, non potendosi questa far garante della loro legittimità storica e giuridica, delle loro finalità e dei loro sistemi organizzativi”. Ognuno di essi ha quasi le stesse finalità ma allo stesso tempo si distinguono per vari motivi, scopriamoli assieme.

Ordine Supremo del Cristo: Si tratta dell’ordine più alto e prestigioso della Santa Sede, esso infatti viene conferito solo a capi di stato e sovrani di fede cattolica che si siano resi particolarmente benemeriti verso la Santa Sede. La decorazione consiste in una croce latina patente, smaltata di rosso, caricata da una croce minore piana, smaltata di bianco; la croce appare sormontata da una corona reale da portarsi al collo, appesa ad una collana d’oro formata da piccole piastre recanti alternativamente la croce dell’Ordine e le armi pontificie in smalto e unite fra loro per mezzo di nodi d’oro.

Ordine dello Speron d’Oro: nella prima metà del XIV secolo, come dignità equestre, ma non come Ordine cavalleresco. Chiamata anche Milizia Aurata, veniva conferita come dignità cavalleresca sia dai Romani pontefici che dagli imperatori. Chi aspirava ad ottenere lo Speron d’Oro doveva compiere un periodo di servizio in qualità di paggio, oppure prestare servizio militare. Al termine di tale periodo veniva armato cavaliere con una solenne cerimonia, nel corso della quale riceveva le armi, il cingolo militare e gli speroni d’oro. L’insignito non aveva alcun obbligo o vincolo, salvo, in alcuni casi, di rispondere in caso di guerra, nei riguardi di chi lo aveva investito, Sommo Pontefice o Imperatore.

Ordine Piano: Nacque per volontà del Sommo Pontefice Pio IX, al 17 giugno 1847. Tali cavalieri costituivano la corte laica del Sovrano Pontefice ed erano quindi un corpo di gentiluomini equiparabili ai cavalieri di spada e cappa o alla guardia nobile pontificia. L’appartenenza al Collegio dei cavalieri piani comportava il conferimento della nobiltà personale e quindi non trasmissibile legata al titolo di conte palatino. Nel tempo tale istituzione venne a perdere gran parte dei privilegi, restando agli insigniti del cavalierato piano solo il titolo di Ufficiale della camera apostolica.

Ordine di San Gregorio Magno: L’ordine venne istituito in memoria e glorificazione del Sommo Pontefice San Gregorio I, detto Magno, (590 – 604), dal Sommo Pontefice Gregorio XVI il 1° settembre 1831, con il Breve Quod Summis Quibusque. Destinato a ricompensare il merito civile e militare.

Ordine di San Silvestro Papa: Con la riforma degli Ordini Equestri Pontifici avvenuta sotto il pontificato di San Pio X con la Bolla Multum ad excitandos del 7 febbraio 1905, venne tratto, dall’Ordine dello Speron d’oro o Milizia aurata, un nuovo Ordine cavalleresco pontificio, quello di San Silvestro I Papa. All’inizio del 1900 si stabilì che lo Speron d’Oro tornasse al suo antico splendore e all’originale denominazione, mentre occorreva un altro Ordine di merito analogo a quello di San Gregorio Magno. Cosi fu deciso che nella riforma che riportò alla Milizia Aurata tutta la dovuta rispettabilità ed onore, fosse compresa la scissione del titolo di San Silvestro che costituì e fondò un nuovo Ordine.

Gli Ordini Cavallereschi riconosciuti e tutelati dalla Santa Sede

Tra questi ci sono anche degli Ordini Cavallereschi di origine medievale che sono riconosciuti e tutelati dalla Santa Sede attraverso statuti, accordi e riforme, quali sono?

Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta: Meglio conosciuto come Ordine di Malta, il SMOM è una delle istituzioni più antiche della civiltà occidentale e cristiana. Ordine religioso laicale della Chiesa Cattolica sin dal 1113 e soggetto di diritto internazionale, il Sovrano Ordine di Malta ha relazioni diplomatiche con più di 100 Stati e con l’Unione Europea ed è ha lo status di osservatore permanente alle Nazioni Unite. È neutrale, imparziale e apolitico. Oggi l’Ordine di Malta opera in 120 paesi dove fornisce assistenza alle persone bisognose attraverso le sue attività mediche, sociali e umanitarie.

Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: Anche l’OESSG è un’istituzione laicale posta sotto la protezione della Santa Sede. Esso di prefigge lo scopo di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana, di sostenere e aiutare le opere e le istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa nel senso più ampio del termine, e particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme che include anche Cipro e la Giordania, sostenendo così la presenza cristiana nei territori biblici. Attualmente l’Ordine conta circa 30.000 membri che sono organizzati in più di 60 Luogotenenze e Delegazioni Magistrali presenti in quasi 40 paesi del mondo. Il sostegno economico per il quale i membri dell’Ordine si impegnano rappresenta uno dei principali introiti del Patriarcato da destinare a fini sociali  caritativi.  

Gli Ordini Cavallereschi vicini alla Santa Sede

Infine ci sono Ordini Cavallereschi che sono vicini alla Santa Sede perchè hanno dichiarato fedeltà a quest’ultima e il loro obiettivo è quello della glorificazione della Croce di Cristo, l’aiuto ai deboli, la difesa e la salvaguardia della fede cattolica. Il più importante è sicuramente l’Ordine Costantiniano di San Giorgio il quale unitamente alla Casa Magistrale hanno sempre trovato benevolenza da parte dei Romani Pontefici, benevolenza più volte confermata nelle udienze private concesse in Vaticano. L’Ordine è oggi attivo in varie giurisdizioni, ove riscuote ampi riconoscimenti e tutele, vivo nelle attività caritative, culturali e religiose, con l’impegno, a fianco di cavalieri e dame, prestato altresì da Cardinali, Vescovi e Clero. Attuale capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie è S.A.R il Principe Don Pedro di Borbone e Orleans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, succeduto nel 2015 a S.A.R. Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie, Infante di Spagna.

Diffidate dalle imitazioni!

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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