Un fatto di cronaca accaduto nella giornata del 17 Marzo riporta in auge il problema delle messe nere e dell’avvicinamento di giovani ed adulti al mondo di Satana.

Sarebbe stata trafugata da una chiesa di Firenze, una pisside con le ostie consacrate insieme ad una candela di colore rosso (la Nazione).

Pensare che il Demonio non esista o ancora meno considerare questi fatti come stupidaggini è un grave errore.

Talvolta, anche alti prelati o alcuni sacerdoti pongono dubbi sull’esistenza o meno di Satana, (che è più vivo che mai nella nostra società), relegandolo ad una semplice figura allegorica appartenente alla Bibbia.

Di fatto, le realtà luciferine e lo svolgimento di rituali satanici sono presenti più di quanto si possa pensare, a qualsiasi livello di estrazione sociale, senza distinzioni.

La dicotomia “bene – male” si realizza anche nella ritualità nera. E così, se l’Ave Maria recitata normalmente è ode alla Beata Vergine, recitarla al contrario in particolari orari del giorno è di matrice satanica, e potrebbe avere effetti devastanti per la spiritualità del credente.

Alla stessa maniera, la Messa cristiana è la celebrazione dell’Eucaristia, mentre la messa nera è l’adorazione di Satana. Come nel caso della prima, anche la seconda prevede un rituale ben preciso, svolto con l’intenzione di sbeffeggiare il Signore, invertendone le modalità e il significato del suo annuncio. Si profana l’Ostia consacrata, gli abiti di chi svolge questi riti satanici sono di colore scuro, le candele rosse e nere, e le intenzioni di “preghiera” contro Dio e contro gli uomini.

I rischi di coloro che partecipano, più o meno consapevolmente, a tali eventi sono altissimi.

Primo tra tutti il gravoso problema della possessione diabolica e altre problematiche legate al mondo dell’occultismo, per i quali, rimediare, dopo, non è semplice.

Il demonio può abitare la persona di chi partecipa al rituale satanico rendendolo schiavo e facilmente influenzabile nella mente. Inoltre, a tutto questo possono aggiungersi problemi di ossessione, istigazioni al suicidio e sviluppo di gravi forme depressive.

Non solo le messe nere, ma anche maghi, cartomanti, scrittura automatica, tavole Oujia e ogni sorta di occultismo e divinazione espongono al grave fenomeno della possessione diabolica. La Chiesa cattolica combatte queste forme di deviazione spirituale attraverso l’opera e la figura autorizzata dell’esorcista, la preghiera quotidiana, il digiuno e tanta fede.

Come spiega il Catechismo della Chiesa Cattolica, «la potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28)» (CCC, 395).

Foto – I dannati, particolare del Giudizio universale, Michelangelo, Cappella Sistina, Vaticano

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Di Vito Giuliana

(1993), ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni presso l’Università degli Studi di Palermo. Appassionato di giornalismo, scrittura, musica, automobili e pubblicità. Fino al 2022 Socio Rotaract presso Rotaract Club Palermo Ovest, Distretto 2110 Sicilia – Malta. Ha conseguito un master in marketing Automotive presso Accademia Quattroruote.

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