In questi ultimi anni si sente dire sempre più spesso questa frase: “per i cristiani non c’è pace”, in realtà forse i cristiani non hai mai avuto la vita facile fin dall’inizio. La storia delle persecuzioni contro i cristiani e la chiesa inizia proprio con la nascita di quest’ultima o addirittura ancor prima quando Gesù iniziò il suo ministero. I primi “cristiani” a subire delle vere e proprie vessazioni furono Stefano (primo martire) e Giacomo Maggiore, nel momento in cui la chiesa iniziò ad espandersi sempre di più nelle varie regioni dell’impero fino a quando Roma prese una decisione: questi cristiani erano diventati troppo scomodi!

A dare inizio alle persecuzione fu in primis il popolino e poi tutta una serie di imperatori, ad aprire questa lunga e sanguinosa stagione di “caccia al cristiano” fu Claudio, seguì Nerone, Domiziano, Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Settimio Severo, Massimino il Trace, Decio e Valeriano. Tra questi, Decio, Valeriano e Diocleziano addirittura si resero protagonisti di editti speciali contro i cristiani con la speranza di annullare del tutto la presenza del culto e dei discepoli che seguivano l’insegnamento di Gesù.

Durante questo oscuro periodo però la chiesa cresceva sempre di più, il messaggio di Cristo era diventato forte, tuttavia i cristiani dovevano nascondersi perché la loro vita era costantemente in pericolo, molti infatti furono martirizzati. Qualcosa cambiò nel 311 con l’imperatore Galerio il quale fu autore del celebre “editto di tolleranza” e poi dopo la vittoriosa battaglia di Massenzio in favore di Costantino, si avviò una nuova fase per la vita dei cristiani, qualcosa di unico e di moderno. E oggi? La storia si ripete ma in peggio!

Foto: “Il grande incendio di Roma” opera di Karl Theodor von Piloty

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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