Com’era prevedibile, la richiesta ufficiale da parte del #Vaticano al Governo italiano per la revisione del disegno di legge #Zan contro l’#omofobia – che secondo la Segreteria di Stato violerebbe in “alcuni contenuti l’accordo di revisione del #Concordato” – a qualcuno non è proprio piaciuta.

C’è una realtà laica che pretenderebbe dalla Chiesa un minor coinvolgimento nel disbrigo di faccende morali e sociali che nulla hanno a che fare (a parer loro) con il cosiddetto sacro “edificio”. È molto più semplice considerare la Chiesa un’organizzazione piuttosto che vederla visibilmente presente in un “organismo”. Oggi, in quanto cristiani, vorrebbero “imbavagliarci” per impedirci di prendere posizione su determinate scelte etiche e sociali, vorrebbero farci credere che la fede è un pio sentimento umano che nulla ha a che fare con la vita, i problemi e le scelte legate ad essa.

Già qualcuno, un tempo, pensò bene di mettere a tacere per sempre la voce del Battista, o la vita di uno come Padre Pino Puglisi (Sacerdote della Chiesa palermitana ucciso dalla mafia) che si ostinava a non rispettare le regole del “potere” locale e a credere che l’unica Verità è Cristo. Altri ancora vollero fermare le pericolose idee del giovane Primate di Polonia divenuto Papa, anche se dovettero fare i conti con una “mano” che dei piani umani non ne volle proprio sapere nulla. Dopo alcuni anni qualcuno si convinse addirittura che ci avrebbe pensato l’età a fermare quell’uomo “venuto da lontano”, ormai fisicamente acciaccato e tremolante in ogni sua parte del corpo. E invece, (poveri illusi!), quel vecchio Papa polacco fino all’ultimo istante della sua vita svolgeva il compito assegnatogli da Cristo e dalla Chiesa portando sulle proprie spalle il carico della sua croce e chiamando attorno a sé folle di fedeli. Chi potrà dire che in questi uomini (e in tantissimi altri) non viveva la Chiesa? Noi cristiani, continueremo ad andare avanti perché in ogni persona vive la Chiesa.

Oggi altre voci pretendono di essere ascoltate (pillola abortiva RU486, legalizzazione di sostanze stupefacenti, eutanasia ed ogni tipo di strumento mortale per la dignità e la moralità dell’uomo) con l’errata e menzognera pretesa del bene comune. Chiedeteci pure la “luna” (quella magari, col tempo, riusciremo pure ad abitarla!), sappiate però che a certi valori non rinunceremo MAI!

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *