Di Salvatore Di Salvo
«La sua presenza qui a Siracusa è stata molto affabile, di piena comunione spirituale: pregavamo insieme, parlavamo insieme, con una semplicità unica, straordinaria. Abbiamo celebrato in Santuario ed anche alla Casa del Pianto». È il ricordo dell’arcivescovo di Siracusa monsignor Francesco Lomanto del cardinale Robert Francis Prevost, da ieri papa Leone XIV.

Il Pontefice è stato a Siracusa lo scorso primo settembre in occasione del 71esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa, nel ricordo dell’evento prodigioso del 1959 quando un quadretto in gesso pianse lacrime umane per quattro giorni. L’arcivescovo di Siracusa lo aveva invitato per presiedere la solenne celebrazione del primo settembre. E il cardinale Prevost aveva portato i saluti del Santo Padre Francesco con una sua richiesta: «Ha voluto lui salutare tutti voi e assicurare le sue preghiere e di chiedere anche a voi le vostre preghiere per lui, per il suo viaggio, in modo particolare per tutti i popoli della terra che soffrono a causa della guerra, della violenza e dell’odio».
“Il suo messaggio per la Madonna e il popolo di Dio – ricorda l’arcivescovo Francesco Lomanto – l’attenzione a questo grande segno che ha ricevuto la Chiesa di Siracusa che è un invito per tutti a ritornare a Dio, a perfezionare il proprio cammino, a ritornare nei rapporti umani, sociali, ecclesiali per il bene di tutti”. Riportiamo un passaggio dell’omelia che l’allora cardinale Prevost pronunciò davanti al quadretto della Madonnina: «Prima di dare la benedizione finale, vorrei solo condividere il messaggio del Santo Padre, Papa Francesco, con cui … ho sempre riunioni di lavoro. Sabato gli ho detto “Santo Padre, buon viaggio!”. Come sapete, lui domani parte per un viaggio molto impegnativo (in Asia e Oceania[ndr.]) e ha chiesto le nostre preghiere. Poi mi dice: “Tu dove vai?”. Ed io ho detto: “Vado a Siracusa, dalla Madonna”».
Ed ha voluto lui salutare tutti voi e assicurare le sue preghiere e di chiedere anche a voi le vostre preghiere per lui, per il suo viaggio, in modo particolare per tutti i popoli della terra che soffrono a causa della guerra, della violenza e dell’odio. Preghiamo per lui, come Chiesa, che il Papa faccia un bel viaggio e sia espressione dello spirito missionario, portando il Vangelo a tutto il mondo. Diciamo tutti insieme un’Ave Maria per lui, il suo viaggio e tante benedizioni”.
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