Le Porte Sante del Giubileo 2025 saranno solo a Roma, mentre nel resto del mondo i vescovi si limiteranno a individuare i luoghi giubilari. E’ questa una delle novità dell’Anno santo dedicato alla speranza, indetto da Papa Francesco e aperto ufficialmente la vigilia di Natale.
Una differenza, quella tra la Porta Santa e le chiese giubilari, che a molti sfugge e ha indotto in errore perfino alcuni testate giornalistiche. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.
Cos’è la Porta Santa
La Porta santa è uno dei tratti caratteristici del Giubileo e la sua apertura segna l’inizio dell’Anno Santo. Un segno che si rifà al capitolo 10 del vangelo di Giovanni, dove Gesù al versetto 9 si definisce “la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato”.
Varcare la Porta Santa significa quindi mettersi alla sequela del Cristo, lasciarsi condurre dal buon pastore in un luogo, la Chiesa, in cui è possibile riconciliarsi con Dio e partecipare al banchetto eucaristico, ricevendo anche l’indulgenza.
Dove sono le Porte sante
Ogni Giubileo può presentare delle particolarità che lo rendono differente dagli altri e quello del 2025, diversamente da quello straordinario del 2015 sulla misericordia o da quello del 2000, ha previsto Porte Sante solo a Roma. Quattro nelle basiliche maggiori, ossia San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore, e una nel carcere di Rebibbia.
E nel resto del mondo?
Papa Francesco, nella bolla di indizione “Spes non confundit”, ha individuato solo queste Porte Sante lasciando alle diocesi del resto del mondo il compito di iniziare l’anno giubilare con una celebrazione eucaristica da tenersi domenica 29 dicembre. “Il pellegrinaggio da una chiesa verso la cattedrale – scrive il Papa – sia il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti”.
Nelle singole diocesi, quindi, non ci saranno Porte Sante ma luoghi sacri verso cui effettuare un pellegrinaggio: in Terra Santa per esempio ma anche nelle cattedrali e nelle “chiese e luoghi sacri designati dall’Ordinario del luogo”, come si legge nelle norme sulla concessione dell’indulgenza emanate dalla Penitenzieria apostolica.
L’indulgenza si potrà ottenere anche visitando alcuni luoghi giubilari in cui sostare, adorato il Sacramento, pregare il Padre Nostro, il Credo e invocando la Madre di Dio. Stesse condizioni varranno nella visita di alcune chiese romane, di varie basiliche (come Assisi, Padova, Loreto, Pompei) e, in generale, di “qualsiasi Basilica minore, chiesa cattedrale, chiesa concattedrale, santuario mariano”.
L’apertura a Palermo
A Palermo l’anno giubilare si aprirà domenica 29 dicembre alle 17, con ritrovo a piazza Sett’Angeli e pellegrinaggio in Cattedrale. I luoghi giubilari scelti dall’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, sono la Cattedrale, la basilica della Madonna della Milicia ad Altavilla, il santuario di santa Rosalia su monte Pellegrino, il santuario Madonna dei Rimedi di piazza Indipendenza, la Missione speranza e carità di via Decollati e le cappelle delle carceri e degli ospedali.
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