«L’uomo si è alzato in piedi e ha urlato contro i due aggressori che a quel punto gli hanno puntato il grilletto e lo hanno colpito a morte» (Ansa). È questo, il drammatico epilogo accaduto a Istanbul, al termine della messa domenicale nella chiesa cattolica della Natività di Maria nel sobborgo di Büyükdere.

Ancora un gesto di intolleranza nei confronti dei cristiani che quotidianamente, nel mondo, pagano con la vita per il fatto stesso di essere cristiani.

A Messa quasi finita, intorno alle 9:40 (ora italiana) due uomini a volto coperto sono entrati in chiesa e hanno iniziato a sparare in aria. Forse un gesto dimostrativo o forse il preludio per una carneficina, saranno le forze dell’ordine turche a verificarlo.

Un particolare attira però l’attenzione dei due aggressori, e un uomo, tra i fedeli presenti a Messa, infatti, protesta per quella irruzione. Un gesto di coraggio che gli costerà la vita.

«Ho visto il video dell’attacco e mi pare di poter dire che si tratti di un attentato anticristiano, di matrice religiosa – commenta al Sir, monsignor Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia -. Per fare totale chiarezza bisognerà che vengano assicurati alla giustizia».

I due aggressori sono stati arrestati, e l’attentato è stato rivendicato dall’Isis.

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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