Ottocento anni di storia, fede e tradizione. Quest’anno il presepe, ideato da san Francesco d’Assisi a Greccio nel 1223, compie otto secoli: un appuntamento tanto importante che la Penitenzieria Apostolica ha concesso con un decreto l’indulgenza plenaria a chi, dall’8 dicembre 2023 al 2 febbraio 2024, ne visiterà uno in una chiesa francescana. Una decisione presa per valorizzare una devozione secolare e radicata in tutto il mondo, in risposta alla richiesta della Famiglia francescana.

Ma quali sono le condizioni per ottenere l’indulgenza? Bisognerà adempiere alle ordinarie condizioni (confessione, comunione e preghiera secondo le intenzioni del Papa) e sostare davanti a un presepe allestito in una chiesa francescana pregando con pie meditazioni concludendo con un padre nostro, un Credo e le invocazioni alla Sacra Famiglia e a San Francesco.

Le invocazioni

O Buon Gesù, contemplando questo Presepe, ti chiedo la grazia del perdono dei miei peccati. Tu sei il sole che sorge dall’alto, fatto carne per illuminare coloro che vivono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Hai fatto la tua casa tra noi e ci hai amato fino a dare la vita per noi. Non sei venuto per condannare il mondo ma per salvarlo. Dammi la grazia del pentimento sincero e l’umiltà di riconoscere la mia fragilità. Donami la fede nella tua misericordia e rinnova in me la gioia della tua salvezza.

Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, insegnaci la gioia degli umili e di coloro che credono nelle promesse del Signore. Aiutaci a proclamare la grandezza del Dio che accompagna e salva la nostra sofferente umanità. Sei l’alba di una nuova creazione. Tu sei Vergine fatta Chiesa, sei Madre di grazia e di misericordia. Ascolta la nostra supplica per la tenerezza del tuo Cuore Immacolato.

San Giuseppe, servo giusto e fedele del Signore. Sei un custode santo e generoso. Non privarci delle tue cure, pellegrini smarriti alla ricerca della vera patria. Proteggi la Chiesa dalle insidie del maligno e insegnaci a confidare in Colui che ha dato il suo Figlio unigenito per liberarci dal peccato, dal male e dalla morte.

San Francesco d’Assisi, tu che hai tanto amato Cristo povero e umile da voler rivivere a Greccio, con fede e devozione, la notte della sua nascita a Betlemme, intercedi per noi affinché possiamo contemplare con cuore puro la bellezza dell’incarnazione del Figlio di Dio e la dolcezza del suo sguardo che ci chiama a una vita nuova. Amen.

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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