La parola “talento” è assai abusata. I palinsesti televisivi pullulano di talent show che promettono la gloria a concorrenti di tutte le età, ma nessuno che aiuti a scoprire il valore del talento.

Come ci insegna la parabola del Vangelo di questa domenica (Mt 25,14-30), Dio, per amore, consegna a ciascuno dei talenti, dei doni, secondo le capacità di ciascuno. Lo fa principalmente affinché siano utilizzati a beneficio altrui e, in questo modo, si possa avere pienezza di vita, felicità. Questi doni portano frutto in misura diversa. A volte rimangono sotterrati per paura di utilizzarli. Una paura che fa vivere sulla difensiva, che paralizza. Altre volte ancora, invece, non si è coscienti di possederli, non se ne ha consapevolezza.

In una società sempre più dominata dall’egoismo e della competitività, quanto è prezioso incrociare qualcuno che aiuti a riconoscere il dono ricevuto per pura grazia. Quanto è importante trovare chi abbia la capacità e l’attenzione per fare venire fuori il talento di cui si accorge, che se ne prenda cura e che si impegni, in maniera disinteressata, a farlo fruttificare.

Sulle orme dell’unico Maestro

Un maestro che, sulle orme dell’unico Maestro, abbia a cuore la promozione della persona e la aiuti a fare il bene. In fondo, il vero talent non è quello che mette su un palco e che accende i riflettori esterni. Il talent è quello che ci aiuta a spalancare gli occhi, che irradia la sua luce sull’impronta che ciascuno ha dentro, sul dono ricevuto con il Battesimo, e ci spinge a “commerciarlo”, a svilupparlo.

Nella consapevolezza che solo ciò che si investe si può moltiplicare. Il vero talent è quello che Dio ha affidato alla Chiesa e a ciascun battezzato con il compito di aiutare tutti gli uomini, a cominciare dai più sfiduciati e dagli smarriti, a riconoscere i doni della Sua Grazia e del Suo Amore.

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Di Luca Insalaco

Luca Insalaco, Giornalista freelance, avvocato, mediatore civile e commerciale professionista. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, referente gruppo di lavoro Ucsi nazionale cultura, direttore responsabile de “Il Sicomoro” (pubblicazione della parrocchia Spirito Santo di Palermo).

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