Una “collana di perle” tenuta insieme da un “filo d’oro”: così l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, descrive il nuovo libro di Michelangelo Nasca dedicato a Biagio Conte dal titolo “Fratel Biagio, il sorriso dei poveri”, edizioni Sanpino. Un testo agile e godibile che, come scrive il presule nella prefazione, mette insieme “tante storie personali riannodandole alla storia dell’Emmanuele, del Dio-con-noi che Biagio ha reso presente nella nostra Chiesa e nella nostra Palermo”.

A sei mesi dal ritorno alla Casa del Padre del missionario laico che con la sua vita ha testimoniato il Vangelo, arriva in libreria un testo di cui oggettivamente si sentiva il bisogno: non una semplice biografia né un testo agiografico, ma il racconto di un’esistenza terrena profondamente segnata dall’incontro con Dio, tanto da spingere un giovane palermitano a lasciare tutto per dedicarsi ai poveri e agli umili. Una figura divenuta col tempo celebre, ma di cui spesso non si conosce a fondo la storia toccante e sorprendente che inizia in una famiglia agiata per concludersi nella fondata Missione di Speranza e Carità, oggi affidata al collaboratore più stretto, don Pino Vitrano.

Biagio Conte però non era un semplice filantropo, come una certa vulgata potrebbe far credere, ma un cristiano segnato dall’esperienza di un Dio che è carità e nella carità parla all’uomo di ogni tempo: celebri i suoi appelli per la pace, a difesa dell’ambiente ma anche i richiami alla conversione di una società troppo distratta per fermarsi ad ascoltare e a mettere in pratica la Buona Novella. Fratel Biagio “gloria del laicato”, secondo la stupenda definizione del cardinale Salvatore De Giorgi che da arcivescovo di Palermo lo ha conosciuto e sostenuto, e quindi al tempo stesso modello e monito per i cristiani del nostro tempo, in grado (sostenuto solo dall’amore per i più sfortunati) di creare una realtà unica nel suo genere.

Nasca, dopo il volume dedicato al giudice Rosario Livatino, torna in libreria con un testo da leggere tutto d’un fiato che ci conduce per mano nella vita di fratel Biagio che “ci ricorda il primato di Dio nella nostra vita” e che con la sua morte ha commosso un’intera città; tanti episodi, più o meno noti, che l’autore mette in fila offrendo un resoconto fedele di un’esistenza tanto singolare quanto commovente, strumento indispensabile per chi vuole conoscere da vicino Biagio e il suo sogno divenuto realtà.

Foto: © Copyright di Guglielmo Francavilla

Puoi ricevere le notifiche degli articoli di PORTA DI SERVIZIO iscrivendoti gratuitamente nel nostro gruppo Telegram, qui t.me/portadiservizio

Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *