La tematica dell’occupazione giovanile rientra tra le priorità della Conferenza Episcopale Italiana che ha redatto un messaggio, per la festa dei lavoratori 2023. Inoltre è stato creato, dall’ Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, un sussidio.

Toccante è il messaggio dei vescovi che ha come punti cardini la disoccupazione, la precarietà ma anche la speranza.

Nel messaggio vengono evidenziati i preoccupanti dati concernenti l’occupazione in Italia che vedono una popolazione giovanile (soprattutto nel mezzogiorno) che non riesce a trovare lavoro.

I Vescovi invitano la società, le istituzioni e le comunità tutte a riflettere su come investire sui giovani per non dare loro false speranze. C’è bisogno di investire sul futuro della popolazione giovanile con azioni concrete affinché i giovani non continuino – come dicono i vescovi nel messaggio ­– «a pagare il conto di un modello culturale che non promuove a sufficienza la formazione, fatica ad accompagnarli nei passi decisivi della vita e non riesce a offrire motivi di speranza».

I vescovi sono preoccupati per la consistente presenza di un elevato numero di giovani che lasciano il Sud, le isole e le aree interne con l’obbiettivo di andarsi a cercare opportunità lavorative al Nord Italia o addirittura fuori dai nostri confini nazionali, in quanto costretti ad abbandonare la loro terra d’origine.

Per quanto attiene la precarietà il massaggio fa riferimento alla forte diminuzione della domanda di lavoro in virtù del fatto che oggi i giovani sono sottopagati e quindi si sentono in un contesto dove vedono che le loro capacità e competenze lavorative non vengono messe in risalto e apprezzate.

Inoltre a destare preoccupazione è anche il tasso dei giovani che non studiano né lavorano (NEET), ovvero tutti quei giovani che purtroppo si ritrovano a far parte del lavoro in nero, del gioco d’azzardo, del mondo dell’alcol o della droga.

I vescovi esprimono la volontà di voler condividere percorsi di vera dignità con tutti con lo scopo che tutte le comunità cristiane devono essere luoghi di incontro e di ascolto dei giovani e delle loro aspettative, sogni e difficoltà affinché i giovani possano continuare a sperare. Un riferimento è stato fatto a “Economy of Francesco”, «un’economia che combatte la miseria in tutte le sue forme, riduce le diseguaglianze e sa dire, con Gesù e con Francesco, “beati i poveri”» (Patto tra il Papa e i giovani di Economy of Francesco, Assisi 24 settembre 2022).

Il sussidio pastorale contiene il messaggio dei vescovi e si focalizza sul tema del lavoro giovanile che viene affrontato (dal punto di vista pastorale) in diversi modi: ad esempio in ogni scheda del sussidio c’è un’introduzione che si riferisce a dei commenti che dei giovani fanno su Twitter, oppure c’è la presenza di diversi Articoli di Avvenire su Giovani e Lavoro o anche dei discorsi del Papa sulla tematica del lavoro.

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Di Catalin Dioguardi

Dottore in Giurisprudenza. Tutor presso la Lumsa Università, catechista e volontario in diverse associazioni.

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