Il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha emesso un messaggio in occasione della 45ª Giornata Nazionale per la Vita, che sarà il 5 febbraio 2023 sul tema «La morte non è mai una soluzione. “Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)». 

E’ una giornata che accoglie l’invito a uno stile di ascolto, confronto e dialogo, tipico del percorso sinodale che sta vivendo la Chiesa. Nella società odierna si avverte sempre più la perdita di valori e di ideali che si riconnettono alla veridicità del messaggio cristiano. Si vive in un assetto sociale dove la cultura dello sconforto prevale in quanto tutti siamo interessati a prevalere sugli altri e a sentimenti di esclusione, motivo per cui la capacità di promuovere e sostenere azioni concrete a difesa della vita vengono meno. 

I Vescovi italiani si prepongono un obbiettivo pastorale ben preciso che è quello secondo cui questo appuntamento “rinnovi l’adesione dei cattolici al ‘Vangelo della vita’, l’impegno a smascherare la ‘cultura di morte’, la capacità di promuovere e sostenere azioni concrete a difesa della vita, mobilitando sempre maggiori energie e risorse”.

La Giornata per la vita, come possiamo leggere nel messaggio scritto per tale occasione dai vescovi italiani, è una giornata incentrata sul tema della vita che va apprezzata e che deve superare le ideologie di una cultura incentrata sulla morte. Un messaggio dove emerge la consapevolezza della Chiesa che il mistero del male che tutti sgomenta, credenti e non che scelgono la via del male che li allontana dall’apprezzare il dono della Vita. Viene attenzionato “come il produrre morte stia progressivamente diventando una risposta pronta, economica e immediata a una serie di problemi personali e sociali. Tanto più che dietro tale soluzione è possibile riconoscere importanti interessi economici e ideologie che si spacciano per ragionevoli e misericordiose, mentre non lo sono affatto”. 

Siamo quindi invitati a smascherare la “cultura di morte”, i nostri vescovi ci incoraggiano a rinnovare l’impegno nella promozione di una vera Cultura della Vita. Ed aggiungono: “La Giornata per la vita rinvigorisca una carità che sappia farsi preghiera e azione: anelito e annuncio della pienezza di vita che Dio desidera per i suoi figli; stile di vita coniugale, familiare, ecclesiale e sociale, capace di seminare bene, gioia e speranza anche quando si è circondati da ombre di morte”. 

Foto: Vatican News

Di Catalin Dioguardi

Dottore in Giurisprudenza. Tutor presso la Lumsa Università, catechista e volontario in diverse associazioni.

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