Il missionario laico di Palermo Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità, cittadella degli ultimi che si spende ogni giorno per 600 persone, da trenta anni al servizio dei più bisognosi. Ha vissuto a servizio dei poveri e per gli emarginati vivendo la sua missione di laico a servizio della Chiesa e del bene comune che egli stesso amava tanto citare. «Ho iniziato a camminare, da pellegrino, attraverso le regioni d’Italia fino ad arrivare ad Assisi, da San Francesco, a cui ho tanto sentito di ispirarmi per la sua profonda umiltà e semplicità e per l’aver donato la sua vita per Gesù e per il nostro prossimo. Durante il lungo viaggio ho incontrato diversi poveri e trasandati che mi riportarono alla mente quei volti poveri e sofferenti che vedevo nella città di Palermo». Piano piano ha iniziato a capire il progetto “Missione”: «Dedicare la mia vita per i più poveri dei poveri» cosi Fratel Biagio raccontava il suo progetto di speranza per una città come Palermo che oggi si stringe a lui e alla sua Missione di Speranza e Carità. Un uomo che partiva in lungo e in largo per dare speranza e carità ai più emarginati attraverso opere e anche sollecitudini concrete che lo videro spesso digiunare, scioperare e chiedere umilmente di attivare politiche sociali concrete a servizio della collettività e dei bisognosi.

Scelse un motto ben preciso che portò a compimento e che oggi vede tanti volontari a servizio del prossimo e degli ultimi; una scelta cristiana e mite quella di servire con impegno e vocazione il Bene Comune con una frase che spesso recitava «Coraggio, non perdiamo la speranza di un mondo migliore». Nel corso della sua vita fu protagonista di tante battaglie in difesa degli indigenti, dei poveri e dei più deboli.

Fulcro del suo operato a servizio della Chiesa e del bene comune è la fondazione, nel 1993, della Missione di Speranza e Carità. Intorno a lui si sono stretti fino all’ultimo i volontari e gli ospiti della comunità. Il bene comune testimoniato e attuato da Biagio Conte resta per Palermo, la Sicilia e la Chiesa tutta un’opera che vivrà nel cuore di tutti coloro che lo stanno omaggiando in ogni canale social e di tutti coloro che lo piangono con sentimenti di commozione e distacco. La Chiesa di Palermo sempre al suo fianco con i vari pastori che si sono succeduti: i reverendissimi cardinali Pappalardo, De Giorgi, Romeo e l’attuale nostro Arcivescovo monsignor Corrado Lorefice che proprio oggi ha dichiarato che proprio Biagio Conte «Non pensava a una città senza Dio», e proprio Lorefice con il cardinale Romeo recentemente si sono recati a trovarlo per dargli il sostegno loro e della chiesa tutta che ha pregato tanto.

Nel mese di ottobre Fratel Biagio aveva scritto all’Arcivescovo «Carissimo Arcivescovo Corrado, Fratel Biagio ti chiede di starmi tanto vicino, mi hanno riferito dopo un’ulteriore visita medica all’ospedale Ismett, che devo prolungare altri tre mesi di chemioterapia e dopo operarmi al colon, e dopo un altro ciclo di chemioterapia, interverranno al fegato, per sostituirlo, cioè faranno il trapianto. […] Caro Pastore Corrado, sono molto preoccupato – aveva scritto ancora nella lettera – stammi vicino, mi affido alle tue preziose preghiere e sono contento di condividere oggi i tuoi preziosi anni; sappi che le mie misere preghiere sono vicine a te ed a tutta l’amata Santa Chiesa».
Queste parole fanno comprendere in modo palese la sua totale dedizione a Cristo e la sua Chiesa.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una sua dichiarazione – riportata da AGI – riferisce: «Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica».
Da qui ci riconnettiamo al bene comune che egli servì, ispirandosi ai valori solidaristici e cristiani che oggi tutti stanno testimoniando con il loro affettuoso cordoglio.

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Di Catalin Dioguardi

Dottore in Giurisprudenza. Tutor presso la Lumsa Università, catechista e volontario in diverse associazioni.

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