I resti mortali del beato Carlo Acutis – custoditi Santuario della Spogliazione ad Assisi –saranno esposti in modo permanente. È una decisione che è stata presa dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, a pochi giorni – come riferisce l’agenzia Agi – dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni. «I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo – ha detto monsignor Sorrentino – sono vie per incontrare il Signore. Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù» (Agi).

E non poteva che essere così! Il corpo del giovane beato, Carlo Acutis, è meta di numerosi pellegrinaggi. La sua storia incuriosisce, appassiona e trasmette serenità interiore a tantissime persone, soprattutto ai giovani, e dopo il faticoso periodo pandemico che ha messo alla prova tutti.

Quel corpo intatto, sereno e luminoso, come se lo avessero da poco adagiato nella bara, interroga tutti! Chi vi passa davanti, scettico o credente, rimane certamente segnato dal volto di quel ragazzo così innamorato di Gesù Eucaristia.

Il giovane Acutis lo cercano in tanti, per lasciare una preghiera, un proposito interiore, o per cercare delle risposte. La stagione estiva è appena iniziata, e i visitatori previsti alla tomba del giovane beato sono davvero tanti. Ben venga la scelta del vescovo, di esporre il corpo di Carlo Acutis in modo permanente, perché in ogni momento la luce di quel volto possa riorientare il cammino della nostra fede.

Foto: perugiatoday.it


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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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