I Vescovi siciliani danno il via libera alla ripresa delle processioni religiose a partire dalla prossima Domenica delle Palme. È questa la decisione presa dalla Conferenza episcopale isolana nel corso della sessione primaverile che si è conclusa oggi a Palermo e che è stata guidata dal vicepresidente, l’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi; sessione che ha visto il presidente uscente, monsignor Salvatore Gristina, ormai vescovo emerito di Catania, cedere la guida al neo eletto monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale.

Nel documento finale grande spazio è dedicato alla crisi ucraina e alla Settimana sociale di Taranto ma, come previsto, sono arrivate novità anche sulle processioni religiose finora vietate a causa del Covid. “I Vescovi di Sicilia – si legge nel documento finale – hanno riflettuto sull’opportunità di riprendere le processioni religiose, qualora il Governo italiano, il 31 marzo, revochi lo stato di emergenza”.

La data della ripresa delle processioni, indicata dai presuli, è per la prossima Domenica delle Palme. “Quale gesto concreto di compassione col popolo ucraino – continua la nota – i Vescovi invitano tutti ad evitare i fuochi o le cosiddette «bombe pirotecniche» per le prossime feste pasquali (Domenica delle Palme – Pasqua). Non si possono sparare i fuochi d’artificio mentre uomini e donne, anziani e, specialmente, bambini sono atterriti dal suono delle sirene e uccisi dalle bombe belliche. In segno concreto di solidarietà, si invita a convertire il corrispettivo dei fuochi pirotecnici in aiuti umanitari ai profughi che saranno accolti nelle nostre Diocesi e nelle nostre Città”.

La Cesi ha redatto anche un messaggio alle confraternite per ribadire l’incompatibilità dell’adesione alle confraternite con l’adesione alle associazioni di stampo mafioso.

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Di Roberto Immesi

Giornalista, collabora con Live Sicilia, è Revisore dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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