Si è celebrato ieri 13 febbraio il “World Radio Day”, la giornata mondiale dedicata alla radio e al mondo radiofonico in generale, decisa dall’UNESCO il 3 novembre 2011 durante la sua 36° conferenza per celebrare l’anniversario della prima trasmissione radiofonica delle Nazioni Unite avvenuta nel 1946.

Il 12 febbraio 1931 invece, Papa Pio IX inaugurava ufficialmente l’emittente pontificia “Radio Vaticana”, con lo scopo di comunicare il Vangelo ma anche i messaggi dei pontefici al mondo intero. L’intuizione fu quella dello stesso Pio IX grazie all’ingegno rivoluzionario di Guglielmo Marconi che fu proprio lui a costruire interamente la radio pontificia. Da allora la radio non ha mai smesso di trasmettere parole e musica, trasmettendo anche in diretta le funzioni religiose e gli eventi legati proprio alla vita quotidiana dei pontefici, riti funebri e conclavi annessi.

Il primo “Speaker” di Radio Vaticana

Forse non tutti lo sanno ma il primo “speaker” (come si dice in gergo radiofonico) fu proprio Guglielmo Marconi il quale aprendo il microfono, disse coì: “Ho l’altissimo onore di annunziare che tra pochi istanti il Sommo Pontefice Pio XI inaugurerà la Stazione Radio della Città del Vaticano. Le onde elettriche trasporteranno in tutto il mondo attraverso gli spazi la sua parola di pace e di benedizione. Per circa venti secoli il Pontefice Romano ha fatto sentire la Parola del Suo Divino Magistero nel mondo; ma questa è la prima volta che la Sua voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra”. Dopo venne il turno di Papa Pio IX: “Essendo, per arcano disegno di Dio, Successori del Principe degli Apostoli, di coloro cioè la cui dottrina e predicazione per divino comando è destinata a tutte le genti e ad ogni creatura, e potendo pei primi valerci da questo luogo della mirabile invenzione marconiana, Ci rivolgiamo primieramente a tutte le cose e a tutti gli uomini, loro dicendo, qui e in seguito, con le parole stesse della Sacra Scrittura: « Udite, o cieli, quello che sto per dire, ascolti la terra le parole della mia bocca. Udite, o genti tutte, tendete l’orecchio, o voi tutti che abitate il globo, uniti in un medesimo intento, il ricco e il povero – Udite, o isole, ed ascoltate, o popoli lontani”.

Al passo con i tempi

Oggi, Radio Vaticana oltre ad essere membro fondatore dell’Unione Europea di Radiodiffusione” è perfettamente al passo con i tempi, specialmente dal punto di vista tecnologico. Il suo palinsesto è vasto, i messaggi e i programmi vengono trasmessi in 41 lingue dall’albanese al vietnamita, trasmette regolarmente in tutti e 5 i continenti e da la possibilità a diverse radio (anche commerciali) di prendere il proprio segnale e trasmetterlo in diretta sul proprio flusso grazie al progetto “Radio per le Radio”. Per quanto riguarda l’Italia, Radio Vaticana trasmette programmi con notizie in lingua italiana, francese e inglese, e con la ripetizione in alcune fasce orarie del circuito InBlu (103.8 MHz e 105 MHz per la zona di Roma e per il Lazio). Ma non finisce qui, infatti la si può trovare anche in onde corte, in DAB+ (digital radio), sul digitale terrestre e sul satellite. Ovviamente non manca la diffusione su internet, sul sito ufficiale dell’emittente e quindi anche sui siti vaticani; come tutte le moderne radio, possiede anche un’app scaricabile su iOS e Android.

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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