Si è svolto in questi giorni, nel Santuario mariano diocesano di Altavilla Milicia, il rito della solenne incoronazione dell’Immacolata con la nuova corona argentea è il nuovo stellario realizzati con il contributo di alcuni fedeli della comunità parrocchiale.A segnare l’importanza di questo momento celebrativo, la presenza dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice che ha presieduto l’Eucaristia insieme al rettore e parroco del Santuario, monsignor Salvatore Priola e al vicario parrocchiale don Emilio Cannata.

«La fede dei nostri padri – ha ricordato durante il saluto iniziale monsignor Salvatore Priola, Rettore del Santuario –, era una fede semplice che non si faceva troppe domande e che li faceva affidare totalmente al buon Dio, e li faceva guardare alla Madonna, li spingeva a custodire, abbellire, esprime attraverso l’arte quella fede semplice che noi abbiamo ereditato. Sappiamo anche di aver ereditato una responsabilità, poiché al contenuto di fede si unisce anche il dovere di continuare a tramandare alle future generazioni il patrimonio di bellezza che abbiamo ricevuto».

L’Arcivescovo ha ringraziato tutta la comunità del Santuario, perché – ha detto – «mi permettete oggi di condividere questi gioielli di famiglia così preziosi». Poi, rivolgendo un pensiero personale alla Vergine Maria, ha pregato: «Rendici umili servitori del tuo Figlio, pronti ad ascoltare, custodire e mettere in pratica la Sua parola, perché Gesù possa regnare al centro della nostra vita, nei nostri cuori, nei nostri sentimenti, nel nostro modo di pensare e agire, nelle relazioni e nei nostri impegni quotidiani».

Al termine della celebrazione, il Rettore del Santuario ha reso pubblico il decreto pervenuto dalla Penitenzieria apostolica riguardo l’affiliazione del Santuario Mariano diocesano della Madonna della Milicia a quello che è il più antico e importante santuario del mondo, la Basilica di Santa Maria Maggiore. Tale affiliazione ha un importantissimo significato, poiché è il segno di unità concreta con il Romano Pontefice.

Il Santuario della Madonna della Milicia si unisce, così, spiritualmente e ancora più strettamente al Santo Padre, Papa Francesco. Questo privilegio consentirà a tutti i fedeli e i pellegrini che verranno in visita devota nel Santuario di potere lucrare stabilmente, in alcune date stabilite, l’indulgenza plenaria, secondo le consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice), prendendo parte ad una sacra funzione e recitando il Padre Nostro e il Credo, simbolo della fede: 5 agosto (festa della Basilica liberiana di Santa Maria Maggiore), nel giorno della festa dello stesso Santuario, nelle solennità liturgiche della Beata Vergine Maria, una volta all’anno in un giorno liberamente scelto da ciascun fedele, ogni qual volta un gruppo ivi si sia recato in pellegrinaggio per devozione.

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *