“Non licet esse christianos” (non è lecito essere #cristiani), questo antichissimo e funesto principio dell’epoca romana imperiale non è ancora tramontato. L’Occidente, a poco a poco, prende le distanze dai principi del #Cristianesimo, spianando la strada ai nemici della #fede cattolica.

Appelli e richieste di aiuto rimangono inascoltati, accompagnati spesso dal silenzio delle istituzioni e dei principali mezzi d’informazione. Una tipologia di notizia, questa, che rischia di mettere all’angolo le iniziative di dialogo con le altre culture religiose, mentre dall’altra parte del mondo i cristiani continuano ad essere uccisi, e le loro terre confiscate.

Le #persecuzioni dei cristiani, purtroppo, non sono terminate con L’Editto di Costantino (313), e certamente fa riflettere il fatto che dal lontanissimo 313, davvero poco sia stato fatto nel mondo per arginare giuridicamente questa feroce mattanza umana.

Significative, a tal proposito, le affermazioni bibliche del libro di #Giobbe: «Io so che il mio redentore è vivo / e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! / Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, / senza la mia carne, vedrò Dio» (Gb 19,25-26).

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *