Col senno di poi questa finale avremmo voluto giocarla e vincerla con la #Spagna, che per diversi motivi si è dimostrata una grande e degna rivale. Purtroppo quando nemmeno il proverbiale “dulcis in fundo” riesce a tirar fuori la parte migliore di te, inevitabilmente emergono tanti difetti che alla fine non puoi far a meno di commentare. Ed è quello che è accaduto alla “nobile” Inghilterra, con una tifoseria capace di sputare e calpestare la bandiera italiana, di fischiare l’Inno Nazionale di un intero Paese davanti al suo Presidente della Repubblica.

L’allenatore della Spagna, #LuisEnrique, e i suoi giocatori non avrebbero mai snobbato il secondo posto (e non lo avrebbero fatto nemmeno i nostri Azzurri) togliendosi la medaglia appena ricevuta dal collo, e nessun tifoso, tra gli spalti avrebbe lasciato lo stadio prima di aver applaudito vincitori e vinti. Qualche ora prima – sempre a Londra, al termine della finale di tennis a Wimbledon – #MatteoBerrettini ha insegnato agli inglesi come ricevere “con eleganza” un trofeo da secondo posto, rivolgendo persino parole di elogio nei confronti del grandissimo avversario Novak Djokovic.

Ecco, forse per giocare (e caso mai vincere) un Europeo di calcio (ma non solo di calcio!) è necessario riprendere in mano un efficace manuale delle buone maniere, che restituisca decoro e dignità alla persona che prende parte ad una cerimonia ufficiale. Ma come diceva il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, in un famosissimo film (addirittura con bastone e bombetta) «Signori si nasce, e io lo nacqui, modestamente»!Foto: da Repubblica (afp)

Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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