In tutta Italia, in questi giorni, si celebra un gesto silenzioso ma potente: donare sangue, un atto che ogni anno permette di salvare milioni di vite.

Nell’Aula Magna dell’Università LUMSA di Palermo, si è tenuto un momento carico di emozione e consapevolezza, che ha anticipato la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che ricorre oggi, 14 giugno.

Presenti all’evento Giacomo Scalzo, direttore generale DASOE Assessorato Regionale Salute, i medici dei centri trasfusionali siciliani, tra i quali la dott.ssa Rosanna Scimè e la dott.ssa Maria Luisa Ventura, studenti, volontari e cittadini che hanno riflettuto e si sono incontrati per una causa che riguarda tutti: donare per vivere, donare per far vivere. L’iniziativa è stata promossa dal CIVIS regionale e ha visto presenti le associazioni AVIS, CRI FIDAS e FRATRES.

Qualche dato: Ogni giorno, migliaia di persone sopravvivono grazie ad una sacca di sangue. In Italia, si effettuano ogni anno oltre 2,8 milioni di trasfusioni, rese possibili da 1,7 milioni di donatori. Eppure, solo il 2,7% della popolazione compie regolarmente questo gesto. La fascia più giovane, dai 18 ai 25 anni, resta la meno attiva, questo è un segnale preoccupante e che è emerso durante l’evento e ha fatto maturare, ancora di più, l’importanza di una campagna d sensibilizzazione che parta nelle scuole.

Il viaggio del cuore: un ciclista per AVIS

Tra le storie che hanno commosso il pubblico oggi a Palermo, ce n’è una che parla di fatica, pedalate e coraggio. È quella di Daniele Vallet, un ciclista solidale, che ha deciso di percorrere tutta l’Italia in sella alla sua bici, visitando le sedi AVIS da nord a sud. Chilometro dopo chilometro, trasforma il suo viaggio in un inno alla solidarietà, portando ovunque un messaggio semplice: “Il sangue non si fabbrica, si dona.” Un viaggio, il suo fatto di incontri, che collega un Italia solidale da nord a sud con la “Sicilia nel cuore”.

Un futuro che chiede il nostro aiuto

Una sacca può salvare fino a tre vite: i globuli rossi vanno a chi ha subito forti emorragie, il plasma a chi affronta interventi delicati, le piastrine a chi combatte malattie oncologiche. È un piccolo gesto di responsabilità che ha un impatto enorme, concreto, immediato, bastano pochi minuti e una sacca di sangue può diventare speranza per un malato oncologico, per una donna che ha appena partorito o per un ragazzo coinvolto in un incidente.

I volontari non sono supereroi, ma solo cittadini, che hanno deciso di fare la differenza. Oggi abbiamo compreso che ogni goccia conta. Ogni sacca è una possibilità. Il sangue non si produce in laboratorio: serve il cuore delle persone. Se troviamo il sangue è solo grazie al senso civico dei suoi donatori. Ma serve di più. Serve il tuo gesto, la tua scelta. La fascia 18-25 anni, quella che potrebbe garantire il futuro del sistema trasfusionale, è ancora troppo poco presente.

Oggi più che mai, c’è bisogno di nuovi donatori, soprattutto giovani. Basta una visita, un controllo medico, e puoi diventare parte di qualcosa di grande. Recati in un centro AVIS, scopri quanto è facile diventare donatore. Non servono superpoteri, solo la voglia di esserci per qualcuno che forse non conoscerai mai, ma che ti sarà grato per sempre.

Donare sangue è un gesto piccolo, ma fa miracoli. E oggi può cominciare tutto da te.

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Di Adele Di Trapani

Giornalista, collabora con “Radio Spazio Noi”, l’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo. Docente di Teologia Morale, Vicepresidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.