Non passano, e non potrebbero di certo passare inosservate le parole di monsignor Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità che in queste ultime ore ha sorpreso i cronisti dichiarando che non voterà al prossimo referendum. La sua semplice risposta, “No”, ha lasciato tutti di stucco, soprattutto perché il giorno precedente la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) aveva invitato i fedeli a partecipare al referendum. Il vicepresidente della CEI, Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio, aveva persino affermato che “l’astensione può diventare un silenzio che svuota la democrazia”.

Il Cardinale Parolin, originario di Schiavon (Vicenza), ha poi precisato: “Da tanto tempo ormai non vado più a votare. Da quando sono in Vaticano non ho più occasione di andare su”, facendo intuire la difficoltà di raggiungere il seggio nella sua città natale.

Il Segretario di Stato è il primo collaboratore del Papa nel governo della Chiesa universale, il Cardinale Segretario di Stato può essere considerato il massimo esponente dell’attività diplomatica e politica della Santa Sede, rappresentando, in particolari circostanze, la persona stessa del Sommo Pontefice.

Foto: Ansa

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È Presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.