Una tragica sparatoria nella centralissima piazza Duomo di Monreale, a pochi passi da Palermo, ha causato questa notte la morte di tre giovani e il ferimento di altri due, tutti di età compresa dai 23 ai 26 anni. Il drammatico evento si è consumato in una piazza gremita di persone.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la violenza sarebbe scaturita da una banale lite di fronte a una pizzeria. I due gruppi di giovani coinvolti si sarebbero poi affrontati in piazza, quando uno dei contendenti ha estratto una pistola aprendo il fuoco.

Due dei tre giovani sono deceduti poco dopo il loro arrivo negli ospedali Ingrassia e Civico di Palermo. Il terzo è spirato in seguito all’ospedale Civico.

Le vittime e i feriti sono tutti residenti a Monreale. La comunità locale è profondamente colpita dalla perdita di tre giovani vite in un giorno che avrebbe dovuto essere di festa, con i ferventi preparativi in corso per la celebrazione del Santissimo Crocifisso.

Le parole dell’Arcivescovo di Monreale

L’Arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, – di ritorno dalla celebrazione del funerale di Papa Francesco – ha rilasciato un comunicato esprimendo il suo profondo dolore per la morte dei tre giovani:

«Una notizia dolorosa, sconcertante e inaccettabile: una assurda rissa sfociata in tragedia che ha portato la morte di tre giovani della nostra città, due dei quali membri della Confraternita del Santissimo Crocifisso.

La violenza ha nuovamente colpito e questa volta i nostri ragazzi nel cuore di Monreale!
Di fronte ad un simile evento, la parola più eloquente è il silenzio, i gesti più appropriati, la preghiera e il pianto. Esprimo il mio personale cordoglio e la mia vicinanza ai famigliari nel loro infinito dolore, così come anche agli amici e all’intera città di Monreale oggi preda dello sconforto.

Questo fatto mi colpisce e genera in me un senso di responsabilità, perché queste morti chiedono e meritano una risposta personale da parte di ciascuno.
La violenza è ormai cifra caratterizzante del nostro convivere sociale: l’uso delle parole, il bullismo, gli abusi su bimbi e donne, le prepotenze, l’arroganza e molte altre manifestazioni, infettano il nostro modo di comunicare, di convivere e di abitare la casa comune. Tutto ciò non può che sfociare nella violenza e nella morte.

Basta! È necessario fermarci, interrogarci e farci carico della complessità sociale avviando laboratori di civiltà nuova. Questa tragedia accaduta nel tempo dei festeggiamenti del Santissimo Crocifisso ci chiede di farci promotori di una nuova umanità che ha proprio nel Crocifisso il modello ispiratore e la speranza di realizzazione.

Prego per le anime di Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, perché il Padre misericordioso li accolga tra le sue braccia. Prego per le loro famiglie e per i loro amici, perché questo nostro dolore ispiri nell’intera comunità monrealese il profondo desiderio di un mondo nuovo».

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.