Salvatore Luce di certezze ne ha poche, a partire dal lavoro: è un giornalista precario. Insofferente nei confronti di parenti e amici e indolente nel rapporto di coppia, si dedica anima e corpo al suo mestiere. Da anni scrive di cronaca giudiziaria per un quotidiano di Palermo. Sarà una piovosa mattina di giugno a metterlo davanti a un delitto che lo riguarda da vicino. Un omicidio, efferato e senza un movente, porterà Salvatore a scoprire luoghi della città che fino a quel momento ignorava. Ma, soprattutto, si dovrà confrontare con una storia difficile da raccontare sulle pagine di un giornale. Tutto viene, infatti, tenuto in vita solo da oscuri rituali e mancate verità.

Giovanni Villinoritorna in libreria con un nuovo romanzo: “Negare il bene”, edito da “I Buoni Cugini Editori”. È un libro che racconta la precarietà giornalistica, la dimensione ermetica delle tradizioni siciliane e l’inganno che si cela dietro l’apparente lotta tra il bene e il male. 

In questo libro – afferma l’autore – molto prende spunto dal mondo delle tradizioni popolari. Le dottrine ermetiche, che in più occasioni travolgeranno il protagonista, puntano a dare una prospettiva diversa al racconto. “Negare il bene”, attraverso un banale gioco di parole, cela un inganno che sta alla base dello stesso romanzo. Ho cercato di dare una mia interpretazione al contrasto tra bene e male, tra presenze e assenze. Ma ho anche voluto omaggiare Palermo e le sue tante e contraddittorie storie”.

In “Negare il bene” il lettore si troverà a mettere in discussione le proprie convinzioni e aspettative su ogni personaggio. Alcuni enigmi e indovinelli garantiranno un’esperienza di lettura piena di colpi di scena. Una miscela che mette insieme mistero, suspense ed elementi occulti. Un’esplorazione della psiche umana, in un luogo che si spinge – a tratti – al di là della comprensione razionale. 

Nel nuovo romanzo di Giovanni Villino l’ambientazione a Palermo aggiunge ulteriore fascino e profondità alla storia: è, infatti, la città stessa a diventare un personaggio vivo e mutevole. “Niente è come sembra” è l’adagio che accompagna il lettore in questa storia che lega elementi di fantasia alla realtà.


Giovanni Villino (Palermo 1978). Giornalista professionista e divulgatore digitale. Lavora per il gruppo editoriale Ses, Giornale di Sicilia – Gazzetta del Sud. È vicecoordinatore di redazione a Tgs, Telegiornale di Sicilia, e direttore responsabile di Redat24.com. Appassionato di innovazione e social media, ha realizzato diverse guide sull’applicazione delle nuove frontiere digitali nell’editoria. È vincitore del premio giornalistico Giuseppe Ruffino 2023. Cura il podcast “Scalo a Grado” e il suo blog su www.giovannivillino.eu.

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