A New York, quattro giovani amici – per non lasciarsi travolgere dalla vita frenetica di tutti i giorni – hanno deciso di trascorrere insieme un po’ del loro tempo in compagnia di un buon libro, e hanno dato vita al “Reading Rhythms” (lettura dei ritmi), diventato poi “reading parties” (feste di letture).

Si spegne il telefonino (regola fondamentale), si sceglie un libro, e ci si trova a casa di un amico per vivere con tranquillità un po’ di tempo libero, e condividere – a fine lettura – un pasto semplice e la gioia delle relazioni!

Sembra – per dirla simpaticamente – che questi giovani abbiamo scoperto l’America! E visto il numero crescente di adesioni (da quattro sono diventati duecento!) bisogna ammettere che l’idea è stata azzeccata.

Marguerite Yourcenar, scrittrice e poetessa francese, diceva che: «Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire».

Leggere, dialogare e confrontarsi sono esercizi preziosi per la crescita della persona e della sua intelligenza, e il fatto che nel nostro tempo vi ci si scommetta sempre meno è un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Gli appuntamenti del “reading parties” vengono annunciati periodicamente sull’account Instagram creato dai giovani newyorkesi. Una lodevole iniziativa che speriamo attecchisca anche in Europa, negli ultimi anni caduta in “disgrazia” dal punto di vista culturale, morale e religioso!

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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