Da Pioltello (Milano) ad Altavilla Milicia (Palermo), due pesi e due misure che smascherano l’orientamento culturale e religioso del nostro tempo.
Come “abbondantemente” appreso in questi giorni, nell’istituto comprensivo di Pioltello è stato concesso un giorno di sospensione dalle attività in occasione della fine del Ramadan.
Una deroga che corrisponderebbe a esigenze di natura didattica, visto che una percentuale molto alta di allievi frequentanti l’istituto di Pioltello è di religione islamica; un indiscutibile gesto di cordialità e attenzione da parte del territorio.

Tuttavia, ad Altavilla Milicia

Tuttavia, ad Altavilla Milicia (Palermo), non è stata riservata la stessa lodevole attenzione.
Il consiglio d’istituto, infatti, del Comprensivo “Monsignor Gagliano” di Altavilla Milicia (in provincia di Palermo), aveva chiesto, con formale procedura, al dirigente scolastico di potersi riunire per deliberare sulla consueta partecipazione alla celebrazione della Santa Messa di precetto pasquale, permettendo ad allievi e docenti di poter uscire anticipatamente da scuola per recarsi nella Basilica della Milicia e prendere parte alla Messa.
Tale richiesta non è stata però accolta, poiché – così racconta un genitore – non vi erano i tempi tecnici sufficientemente atti a deliberare questa iniziativa.

La reazione dei genitori

I genitori dei ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo “Monsignor Gagliano” di Altavilla Milicia – con un passaparola mediatico, dove non sono mancati commenti di delusione e disappunto – hanno deciso ugualmente di prendere parte alla Messa di precetto pasquale (che verrà ugualmente celebrata in Basilica) insieme ai loro figli. Tra l’altro – riferiscono – in un momento delicato che la comunità altavillese sta vivendo a motivo dei recenti fatti di cronaca, un momento di preghiera e di condivisione sarebbe stato auspicabile e gradito.

Cosa dice la Circolare Ministeriale

Per dovere di cronaca ricordiamo anche che: dal punto di vista legale la Circolare Ministeriale del 13.2.1992 protocollo numero 13377/544/MS, non esclude la partecipazione degli alunni ad attività di carattere religioso, previa autorizzazione del Consiglio di Circolo o d’Istituto, come per esempio (recita la circolare) “la partecipazione degli alunni a cerimonie religiose quali, ad esempio, la celebrazione della Messa all’inizio dell’anno scolastico o in occasione della Pasqua e la benedizione pasquale delle aule”. “In proposito – prosegue la Circolare – questo Ministero è dell’avviso che la partecipazione degli alunni ad atti di culto possa avvenire soltanto a seguito di specifiche deliberazioni assunte dai competenti organi di democrazia scolastica. Si ritiene, pertanto, che il consiglio di circolo o di istituto avvalendosi delle attribuzioni riconosciutegli dall’art. 5 del D.P.R. 31 maggio 1974 n. 416 possa deliberare, con l’osservanza delle disposizioni ivi stabilite, di far rientrare la partecipazione a riti e cerimonie religiose tra le manifestazioni o attività extrascolastiche previste dalla lettera d) di tale articolo”.

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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