“Aspettiamo fiduciosi l’inizio del processo di beatificazione e la proclamazione a Dottore della Chiesa” di Papa Benedetto XVI. È questo l’importante e significativo auspicio pronunciato dal vescovo emerito di Cefalù, monsignor Vincenzo Manzella, in occasione del rito di chiusura della Porta Santa, presieduto dallo stesso, nella Basilica minore della Madonna della Milicia, a pochi chilometri di distanza dalla città di Palermo, al termine dell’anno giubilare indetto dalla Santa Sede in occasione del IV centenario di erezione canonica della Parrocchia Santuario Madonna della Milicia.
Il rito di chiusura della Porta Santa si è svolto solennemente il 31 dicembre scorso, ad un anno esatto dalla morte di Papa Benedetto XVI. Una coincidenza cronologica, questa, che non è sfuggita al vescovo emerito di Cefalù, e che, nel corso della sua omelia, ha voluto ricordare con queste testuali parole (il neretto è nostro): «Mi sembra doveroso evidenziare un ricordo al quale non possiamo sottrarci. Il 31 dicembre non ci ricorda semplicemente l’ultimo giorno dell’anno, ma ci ricorda anche un fatto storico, seppur dolente. Il 31 dicembre dell’anno scorso, 2022, veniva annunciata al mondo intero la morte del compianto Papa emerito, Benedetto XVI. La sua vita si è consumata come l’olio di una lampada; era un uomo di Dio. In questa Santa Messa vogliamo suffragare la sua anima, ma vogliamo anche ringraziarlo per l’eredità e la testimonianza impareggiabile che ci ha lasciato. Una testimonianza comprovata dalla santità di vita, da una dottrina e da una scienza che ha saputo trasmettere con umiltà e chiarezza che tanto bene ha fatto alla Chiesa. Raccomandandolo al Signore, aspettiamo fiduciosi l’inizio del processo di beatificazione e la proclamazione a Dottore della Chiesa».
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