La Ford Fiesta amaranto di Rosario Livatino – il magistrato siciliano ucciso dalla stidda agrigentina il 21 settembre del 1990 – era stata utilizzata per le riprese de “Il Giudice ragazzino”, il film di Alessandro di Robilant uscito nel 1994. Quell’utilitaria targata AG174248 – nella quale era a bordo il giovane Magistrato quando venne vigliaccamente trucidato sulla strada statale 640, Caltanissetta-Agrigento – era stata affidata, dopo la tragedia, dall’avvocato Vincenzo Livatino (il papà del Giudice) all’amico di famiglia Angelo Terrana che sino ad oggi – alla veneranda età di 93 anni – la conserva gelosamente in un garage.

Nel settembre del 2021 fu il capitano Luigi Pacifico, dell’Arma dei Carabinieri di Canicattì, a convincere il signor Terrana a lasciar esporre la vettura di Rosario Livatino in occasione della “Settimana della Legalità – Festival Collegamenti”, così da permettere ai visitatori di poter rivedere quell’automobile simbolo del martirio e dell’impegno alla legalità del Giudice Ragazzino che la Chiesa ha beatificato il 9 maggio del 2021.

Già in quell’occasione si discusse sull’opportunità di trasferire in una località diversa da Canicattì la Ford Fiesta amaranto di Livatino; un’ipotesi, questa, che non trovò il gradimento dei cittadini e del Comune di Canicattì.

In questi giorni è stato il vice presidente della commissione antimafia all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), Ismaele La Vardera, a rilanciare l’ipotesi di portare l’automobile di Livatino nella sede dell’Ars a Palermo. «La macchina del beato Livatino – dichiara La Vardera su AgrigentoNotizie – che si trova in un garage, dovrebbe essere invece patrimonio di tutti. Dovrebbe essere esposta in un museo ed è per questo che sarò promotore per cercare di portare l’auto nel Parlamento siciliano che è il luogo di tutti». 

Non sarà un’impresa facile, bisognerà superare, infatti, due importanti obiezioni: quella del signor Angelo Terrana, custode e proprietario legale della Ford Fiesta e quella dei cittadini e del Comune di Canicattì che – giustamente – ne rivendicavano il valore culturale legato al territorio che ha dato i natali all’illustre concittadino.

Foto: Giornale di Sicilia

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.

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