Spesso sentiamo dire: ma perché oggi non si parla più di Santi? Dove sono andati a finire? Perché non ci sono più Santi tra di noi? In realtà è tutto il contrario! In questo nostro strano, incredibile, a volte sinistro tempo, i Santi ci sono e sono tra noi, basta solamente guardare con attenzione, magari distaccando per un attimo lo sguardo dalla finta realtà virtuale dei social network, perchè a volte nascondono insidie pericolose.

Tutti ormai abbiamo un profilo sui principali social e basta poco per capire quanto non sia reale quanto ci propinano in video, foto e purtroppo spesso anche pseudo “articoli” fantasiosi, ma non tutto è da demonizzare ovviamente, basta usarli con intelligenza.

Il Beato Carlo Acutis (1991-2006) ad esempio utilizzò internet per creare un sito dove inglobare tutti i miracoli eucaristici avvenuti nel mondo ed era un ragazzo, un giovane appassionato di informatica che nel suo piccolo ha creato una fonte di informazione ancora oggi accessibile a tutti.

Sandra Sabattini (1961-1984), recentemente Beata, aveva 22 anni e il suo “hobby” era quello di aiutare i tossicodipendenti e insieme al fidanzato progettava qualcosa per aiutare i suoi coetanei entrati nel tunnel della droga.

Chiara Luce Badano (1971-1990) aveva 17 anni quando rimase paralizzata, tuttavia amava praticare sport, la danza, il ballo e chiaramente uscire, andare a ballare e divertirsi con i suoi amici fino a quando un cancro la portò via a 18 anni.

La Serva di Dio, Giulia Gabrieli (1997-2011) oltre ad essere un’adolescente, era anche una scrittrice cosa che le costò anche la vittoria di due premi letterari e i suoi racconti erano incentrati sulla fantasia e l’avventura. La malattia che la stroncò giovanissima, Giulia la definiva un’avventura proprio la stessa che usava per i suoi racconti, il suo motto era: “la malattia va sdrammatizzata”.

Eccoli, sono solo alcuni dei tanti giovani Santi che hanno vissuto in questo e nello scorso secolo e là fuori ce ne sono tanti altri, basta voltare lo sguardo dallo schermo dello smartphone e spostarlo nella vita di tutti i giorni: ne troveremo tanti!

Di Giovanni Azzara

Giornalista, laureato in Lettere e Storia, ha studiato Scienze Religiose. Appassionato di Storia della Chiesa, segue la cronaca vaticana. Membro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo, è vicedirettore del quotidiano Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia, collabora attivamente con Radio Spazio Noi inBlu2000 e Radio Panorama.

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