Dalla nostra inviata a Roma Adele Di Trapani
“Un momento di festa“. Così Papa Leone XIV ha definito questa giornata nel cuore del Giubileo, dedicata all’amore che unisce le generazioni. La Chiesa celebra in modo particolare le famiglie, gli anziani, i nonni e i bambini: quattro volti diversi dello stesso mistero di amore, dono e speranza.
È una festa che parla di vita, di radici e di futuro, di mani che si intrecciano tra passato e domani, sotto lo sguardo amorevole di Dio che ci ama per primo, prima della creazione del mondo. Nessuno di noi ha scelto di nascere, altri si sono presi cura di noi.
Le famiglie sono luogo di vita e di amore, il primo spazio in cui si impara ad amare, a condividere e a camminare insieme anche nelle difficoltà. È lì che nascono le vocazioni, le relazioni, i sogni. Oggi la preghiera è per tutte le famiglie del mondo: che siano forti nell’unità, generose nell’amore e salde nella fede.
Gli anziani sono invece custodi della memoria e della fede, testimoni preziosi della storia, della fede e del sacrificio. Con la loro presenza silenziosa ma carica di esperienza ci ricordano l’importanza dell’ascolto e della gratitudine. In questo Giubileo, la Chiesa rinnova l’impegno a non lasciarli mai soli, ma a camminare con loro. In particolare oggi la nostra preghiera è per i nonni, ponti tra le generazioni, una benedizione nelle nostre vite. Con i loro racconti, i loro abbracci e la loro fede, sono radici profonde e solide. Sono una scuola di vita che educa senza rumore, che consola senza parole, che ama senza condizioni, che cura le ferite.
Poi i bambini, gioia e speranza del mondo, il sorriso di Dio. La loro innocenza, la loro voglia di scoprire, la loro capacità di amare senza calcoli ci indicano la via del Regno dei Cieli. In questa giornata giubilare, sono loro il segno più puro della speranza che non delude. A loro va il nostro impegno: custodirli, educarli, ascoltarli.
Questa splendida domenica ci ricorda che non esiste futuro senza legami. Famiglie, anziani, nonni e bambini: tutti sono dono, tutti sono parte dell’unico grande abbraccio di Dio. Insieme, pur nella diversità formiamo una comunità viva, un corpo in cammino, un’unica casa in cui ciascuno ha un posto e un valore. “Alle famiglie, agli anziani, ai nonni e ai bambini: grazie per essere il cuore pulsante della vita e della fede. Il Giubileo vi benedica e vi rinnovi nel cammino dell’amore”.
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