Un atto sacrilego, in questi giorni, ha scosso la comunità parrocchiale di San Paolo Apostolo, nel quartiere Borgo Nuovo di Palermo. Ladri si sono introdotti nella chiesa, rubando il calice e la pisside contenente le ostie consacrate, e devastando gli ambienti parrocchiali.
L’atto vandalico, avvenuto in un momento simbolico con la conclusione del “Progetto Caivano 2” per la riqualificazione dei quartieri a rischio, ha colpito duramente don Antonio Garau, parroco di San Paolo Apostolo, e l’intera comunità ecclesiale. «Hanno violentato la nostra parrocchia, hanno rubato l’Eucarestia, hanno distrutto tutto e rubato i calici e non possiamo celebrare più la messa», ha dichiarato don Garau, esprimendo il suo sconforto per l’abbandono ventennale del quartiere e per l’attacco subito da giovani senza futuro.

Don Garau ha lanciato un appello affinché gli oggetti sacri rubati non vengano acquistati e ha invitato la comunità a rimanere unita in questo momento difficile.
L’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha celebrato l’Eucaristia nel salone parrocchiale, trasformato in aula liturgica, per riparare l’oltraggio subito. «Nessuno ci mette paura, noi riconosciamo onnipotente solo Dio», ha affermato Lorefice, condannando il furto e invitando alla preghiera per la conversione dei responsabili. «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno», ha concluso l’Arcivescovo, esortando la comunità a vivere insieme la forza del perdono.
Foto: Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali
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