L’Arcidiocesi di Agrigento, in collaborazione con il Comune di Canicattì, ha annunciato la traslazione del corpo del Beato Rosario Angelo Livatino. Questa decisione segue il desiderio espresso dall’Arcivescovo, monsignor Alessandro Damiano, il 29 ottobre 2024, durante la memoria liturgica del Martire siciliano (trucidato il 21 settembre del 1990 dalla mafia siciliana, mentre percorreva in automobile la strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento), di trasferire la salma dalla cappella di famiglia nel cimitero comunale alla Chiesa di Santa Chiara a Canicattì.

Opera di Gioacchino Di Caro

La traslazione, autorizzata dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, avverrà sabato 15 marzo 2025 e si svolgerà in tre fasi, nel rispetto delle normative ecclesiastiche e comunali, così come riportato nel comunicato dell’Arcidiocesi agrigentina:

1. Dal Cimitero alla chiesa San Diego
A partire dalle ore 14.00, nel Cimitero di Canicattì, in forma privata, dopo un momento di preghiera presieduto dall’Arcivescovo mons. Alessandro Damiano, si procederà all’apertura del loculo e alle operazioni accessorie.
Dopo la sistemazione della cassa lignea con il corpo del Beato nella cassa di rinforzo in zinco, avrà inizio un corteo su un mezzo di rappresentanza e senza concorso di popolo, che percorrerà il seguente tragitto: via Nazionale, via Capitano Ippolito, piazza IV novembre, corso Umberto.
Davanti il Municipio, la cassa sarà posta su un carrello processionale spinto a mano, e sarà accolta dai fedeli davanti la chiesa San Diego.

2. Dalla chiesa San Diego alla chiesa Santa Chiara
Dopo un breve momento comunitario di preghiera, avrà inizio il corteo pubblico lungo viale Regina Margherita — con sosta davanti la casa natale del Beato — viale della Vittoria e via Guggino, fino alla chiesa Santa Chiara. Durante il corteo è prevista l’animazione spirituale guidata dai gruppi parrocchiali.

3. Nella chiesa Santa Chiara
Dopo l’ingresso in chiesa del corpo del Beato, avrà luogo un momento di preghiera, durante il quale saranno nominati e presteranno giuramento i membri del tribunale ecclesiastico che procederà alla ricognizione canonica. Terminato il momento di preghiera, avrà inizio la fase strettamente privata della ricognizione.

Tutta la comunità ecclesiale – si ricorda infine nel testo – è chiamata a rendere grazie al Signore per questo dono di grazia e a partecipare alla processione con il corpo del Beato Rosario Angelo Livatino, figlio eccelso della Chiesa Agrigentina e della comunità di Canicattì.

Foto: Opera del canicattinese Gioacchino Di Caro. Dipinto che raffigura il Giudice Livatino con una tecnica mista su carta.

Gioacchino Di Caro è nato a Canicattì (AG) nel 1966. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, pittura, incisione e grafica. Ha insegnato Plastica e Disegno all’Istituto S. Quasimodo di Canicattì. Dal 1995 fa parte del “G.A.I.” Circuito Nazionale Giovani Artisti Italiani. Ha lavorato presso lo studio d’ Arte Cari a Castrofilippo. Da diversi anni affianca alla sua attività di pittore, grafico e di incisore quella di muralista.

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Di Michelangelo Nasca

Direttore Responsabile, giornalista vaticanista, docente di Teologia Dogmatica. È presidente dell’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, “Radio Spazio Noi”, e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), sezione di Palermo.